REDAZIONE FIRENZE

La Pasqua della fede. Gambelli a Sollicciano lava i piedi ai reclusi

L’arcivescovo oggi pomeriggio presiede la messa in carcere. In Cattedrale celebra il cardinale Betori. Il programma dei riti.

Monsignor Gambelli durante la Via Crucis conclusa a Sollicciano. Oggi in carcere il rito della lavanda dei piedi

Monsignor Gambelli durante la Via Crucis conclusa a Sollicciano. Oggi in carcere il rito della lavanda dei piedi

È tempo di Pasqua, anche se la primavera non è ancora esplosa, luci, fuochi artificiali e colori riempiranno lo stesso il sagrato del Duomo domenica mattina con lo scoppio del carro, momento forte della solenne liturgia nella mattina della Resurrezione di Cristo, per i cristiani unica vera luce del mondo. Con la messa crismale del Giovedì Santo, iniziano le celebrazioni del Triduo, presiedute dall’arcivescovo Gherardo Gambelli. Oltre alla benedizione degli Olii Sacri, dalle 9,30, i sacerdoti rinnovano le loro promesse. Ed è l’occasione anche per ricordare gli anniversari di ordinazione, che saranno poi festeggiati il 24 giugno per San Giovanni Battista, patrono di Firenze. Quest’anno, in particolare, festeggiano settant’anni di sacerdozio due preti ultranovantenni, entrambi molto amati: monsignor Alberto Alberti e don Fabio Masi. Ci sono poi due preti diocesani che festeggiano sessantacinque anni di sacerdozio: don Paolo Ferrantini e don Sergio Merlini, insieme a padre Renato Ghilardi dei frati minori.

Nel pomeriggio l’arcivescovo Gherardo celebrerà la messa in Coena Domini, con il rito della lavanda dei piedi, nel carcere di Sollicciano, già tappa d’arrivo della Via Crucis con i giovani. In Cattedrale, alle 17,30, presiederà la liturgia l’arcivescovo emerito, il cardinale Giuseppe Betori.

Nei giorni di Venerdì e Sabato Santo, la mattina monsignor Gambelli presiederà alle 9 ufficio delle letture e lodi. Alle 17,30 di domani l’azione liturgica nella Passione del Signore, con l’adorazione della croce. La sera del sabato, alle 21, la Veglia pasquale con la benedizione del fuoco e del cero, sul sagrato, e la processione della luce. Ci saranno anche numerosi battesimi di adulti. Si arriverà poi a domenica con la tradizione dello scoppio del Carro, alle 11, con la partenza della Colombina al canto del Gloria, innescata dallo stesso fuoco acceso, durante la veglia, con le pietre provenienti dal Santo Sepolcro di Gerusalemme.

Duccio Moschella