
La guerra vista dalla classe VB
L’essere umano, nei secoli e nella sua evoluzione, è stato capace di scoperte ed invenzioni magnifiche che hanno rivoluzionato in meglio la vita quotidiana; la guerra non è tra queste! Da sempre, per perseguire scopi di dominazione di territori, interessi economici e, talvolta, ideologie sbagliate, gli uomini hanno messo in atto guerre sanguinarie tra loro. Nonostante il passare del tempo e dei secoli, ancora oggi, ci sono molte guerre in atto. Alcune sono più note, altre vengono chiamate "dimenticate". Sono più di 30 le guerre attualmente in corso nel mondo, ma di molte di queste non si hanno notizie sui mass-media, sembra quasi che non esistano. Tra queste ricordiamo quelle che vanno avanti da diversi anni in Paesi dell’Asia e dell’Africa: in Yemen, Siria, Eritrea, Mali, Somalia, Niger, Bangladesh e Repubblica Democratica del Congo. Eppure, quotidianamente, ci sono uomini, donne e bambini che rimangono feriti, mutilati, o senza niente; che, a causa della guerra muoiono, o fuggono per cercare un futuro migliore, rimanendo spesso vittime dei traffici che riguardano i migranti.
Come unico risultato si ottengono morte, di soldati e civili, e distruzione, creando sofferenza e perdita di beni morali e materiali. Le guerre non fanno altro che alimentare odio tra popoli e persone. Nella realtà dei fatti a rimetterci non sono i potenti che decidono di investire nelle guerre, ma i cittadini che subiscono queste scelte. La guerra è un enorme dispendio economico poiché le armi hanno un costo elevato ma, la spesa maggiore, è la perdita di vite umane.
Abbiamo letto, in classe, il rapporto "The Forgotten Ones" di Save The Children: ad oggi la vita di 473 milioni di bambini è direttamente colpita dai conflitti armati, in media 31 minori al giorno vengono uccisi o mutilati. Non riusciamo veramente a capire perché non si possa porre fine a questa enorme sofferenza ingiustificata. Un altro documento che ha attirato la nostra attenzione è la Dichiarazione universale dei diritti umani, approvata nel 1948 e redatta dall’Onu, un’organizzazione che ha il proposito di tutelare le generazioni future dalla guerra e di creare le condizioni necessarie per garantire il rispetto e la giustizia. Abbiamo l’impressione che chi governa i Paesi, che vivono la guerra, non abbia alcun interesse nel rispettare i diritti! Ci auguriamo che le nuove generazioni siano in grado di tenere a mente quali sono i diritti e che possano ripudiare la guerra.