L’Osservatorio ambientale del nodo di Firenze dell’Alta Velocità si è riunito nel pomeriggio di ieri e – secondo quanto si apprende – ha affrontato, tra i vari argomenti della riunione, la questione di quanto accaduto martedì nel cantiere dell’alta velocità all’altezza del Ponte al Pino.
L’evento – è stato spiegato – è accaduto perché una perforazione fatta nel passato per indagare il tipo di terreno era stata tombata (chiusa con terreno e forse malta) ma la tombatura non ha retto.
Le perforazioni tombate sono state già in passato georeferenziate e l’OA ha chiesto di effettuare prima del passaggio della fresa in corrispondenza di altri fori le verifiche sulla validità della tombatura.
Nell’evento di martedì – si sottolinea ancora dopo l’incontro – non ci sono state criticità strutturali o criticità connesse all’avanzamento della fresa, ma i disagi creati alla viabilità e a tutti i cittadini sono stati elevati e quindi è necessario adottare tutte le precauzioni possibile e tra questi effettuare anche nuovamente un controllo delle chiusure dei perforazioni realizzate in passato.