PAOLO GUIDOTTI
Cronaca

La piscina agita le acque in Consiglio. I dem attaccano, la giunta si difende

L’ampliamento della vasca continua a suscitare polemiche: "Tempi troppo lunghi per i lavori"

Il rendering della nuova piscina

Il rendering della nuova piscina

La "piscina tutta profonda", che la giunta borghigiana ha deciso di realizzare, continua a suscitare polemiche e contrasti. Di recente si è tenuta una seduta della commissione consiliare che si occupa di impianti sportivi, davanti alla quale l’assessore Timpanelli ha spiegato i motivi della scelta. E l’amministrazione comunale ha annunciato per il prossimo 6 febbraio un’assemblea pubblica, alle 18 nella sala del Consiglio comunale, per illustrare le varianti al progetto delle piscine. Anche il Pd – che a Borgo San Lorenzo è all’opposizione – è sceso in campo nuovamente: prima il gruppo consiliare – che sta duramente contestando la scelta di portare la vasca centrale coperta tutta a 180 centimetri di profondità –, poi anche la direzione del partito borghigiano hanno lanciato l’idea di studiare una copertura della vasca esterna, che è già profonda tutta 180 centimetri. Questo per venire incontro alle esigenze della società locale di pallanuoto.

Nota il Pd: "Siamo convinti che l’ampliamento della profondità della piscina principale non garantisca la fruizione delle attività. A nostro avviso sarebbe utile ipotizzare la realizzazione di una nuova copertura della vasca esterna che ha già una profondità maggiore". Mentre la capogruppo Becchi ha contestato il fatto che così si costringerà la gran parte dell’utenza a servirsi della micro-piscina: "Più di 2.500 iscritti ai corsi bambini, 400 corsi adulti, 450 ai corsi fitness, 240 ai corsi AFA, 12.500 ingressi studenti scuola, mille ingressi gestanti: un’utenza che in buona parte utilizzava la piscina grande, nella parte dove si tocca." L’assessore allo sport Timpanelli motiva la scelta con ragioni tecniche: la pessima condizione dei cunicoli, il crollo della cupola che ha danneggiato il piano vasca, la vasca piccola non a norma, i ritardi nel termine dei lavori.

Paolo Guidotti