La prima campanella. Mense in ritardo. Gite e iniziative senza i telefonini

In città pochi problemi per l’inizio delle lezioni, nell’area metropolitana più disagi per il servizio di refezione. Negli istituti spuntano cassette per tenere i cellulari lontani dai ragazzi e si pensa a progetti speciali .

La prima campanella. Mense in ritardo. Gite e iniziative senza i telefonini

Studenti di liceo. ieri mattina dopo. il primo giorno di scuola

Pronti, via: buona la prima. Rientro in classe senza problemi particolari per 28mila bambini e ragazzi fiorentini, mentre il numero cresce a 43.521 se allarghiamo lo sguardo a tutti gli studenti delle superiori della città metropolitana. Il primo giorno è filato liscio, anche perchè tutte le scuole hanno iniziato con l’orario ridotto. Tra le criticità, la mancanza di supplenti in alcuni comprensivi: succede per esempio alla primaria della Compagni-Carducci, mentre al Vespucci manca solo un docente dell’infanzia. A Firenze, la maggior parte delle scuole farà partire la mensa oggi, mentre ci sono più difficoltà nell’hinterland dove, come fa sapere la Cgil, "a causa della mancanza di collaboratori l’avvio della refezione slitta di qualche giorno". Sarà così in alcune scuole di Scandicci, Lastra a Signa e Signa, Reggello e Campi.

Si entra dunque subito nel vivo della didattica, ma lo sguardo dei dirigenti e degli insegnanti va oltre. In modo particolare, la scuola si pone sempre più il problema della dipendenza dei giovani dagli smartphone. Ecco allora che all’Iis Sassetti-Peruzzi sono state ideate delle cassette porta-cellulare. "I ragazzi tendevano ad accenderlo a lezione, dunque abbiamo preso questa decisione. E il primo giorno è andato benissimo", sorride il preside, Osvaldo Di Cuffa. Sulla stessa scia l’Itt Marco Polo, dove gli smartphone vengono appoggiati su un banco in un angolo dell’aula per evitare che qualche ragazzo sbirci l’apparecchio lasciato silenzioso. "Pensiamo di organizzare occasioni da far vivere ai ragazzi senza cellulari. Potranno essere gite o, comunque, esperienze da assaporare, liberi dai telefonini perennemente tra le loro mani", fa sapere il preside, Ludovico Arte.

Ieri mattina la sindaca Sara Funaro ha incontrato prima gli alunni della primaria Montagnola, dove è stata inaugurata la nuova palestra, e poi è andata al biennio del Da Vinci in via del Terzolle, dove è stato tagliato il nastro del nuovo edificio. Con lei l’assessora Benedetta Albanese, oltre al dirigente scolastico Marco Paterni e al presidente del Q5 Filippo Ferraro. Funaro ha rilanciato il tema dello ius scholae: "I ragazzi sono tutti uguali. Come amministrazione inizieremo presto un percorso per dare a questi giovani la cittadinanza onoraria, già da quest’anno". Concetto rafforzato dall’assessore Albanese durante il consiglio comunale: "Dei 27.768 studenti, dalla scuola dell’infanzia fino alle medie che frequentano gli istituti di Firenze, 22.061 sono italiani e 5.707 stranieri, ovvero il 20,5%. E questi 5.707 bambini sono la misura di una legge mancante".

Sullo ius scholae ieri è scoppiata una polemica in consiglio comunale per un odg del Pd approvato a maggioranza e collegato alla comunicazione di Albanese. Il centrodestra è stato molto critico e FI è addirittura uscita dall‘aula perché ritiene che il tema vada prima affrontato a livello nazionale. Per FdI e lista Schmidt la maggioranza tenta invece di nascondere i veri problemi della città, dal traffico alla sicurezza.

Elettra Gullè