"La delibera sullo stop agli affitti turistici brevi è pronta. Sarà approvata in giunta nei prossimi giorni. Vogliamo andare velocemente perché è un tema urgente". Sono le parole della sindaca Sara Funaro al termine del primo incontro con la sua nuova giunta, che si è svolto ieri pomeriggio in Sala degli Otto, dopo le foto di rito sull’arengario di Palazzo Vecchio e nel salone dei Cinquecento. Una riunione informale – anche l’occasione per ritrovarsi tutti insieme per la prima volta da quando la prima cittadina ha nominato la squadra – ma comunque un confronto lungo (quasi un’ora e mezzo) e proficuo per gettare le basi sul "grande lavoro che faremo" spiega la sindaca. E tra le primissime azioni c’è da rimettere il freno alla corsa per trasformare gli appartamenti del centro storico, più esattamente dell’area Unesco, in affittacamere, b&b e altre strutture ricettive per affitti brevi, corsa che dopo la ’non sentenza’ del Tar è tornata a galoppare (nel giro di tre giorni i b&b sono passati da 11.172 a 12.246, con un aumento di quasi il 10%). "Oggi (ieri, ndr) abbiamo affrontato gli aspetti organizzativi per pianificare il lavoro dei singoli assessorati e i primi punti che affronteremo" spiega Funaro sottolineando che gli affitti brevi sono un questione – come detto più volte – impellente. Tanto che la nuova delibera è già pronta e sarà discussa e approvata già giovedì, giorno in cui "realisticamente" si riunirà ufficialmente la nuova giunta. Quindi la delibera dovrà poi rifare tutto l’iter, passando prima dalla commissione e poi dal consiglio comunale.
La prima delibera urbanistica di Palazzo Vecchio sugli affitti turistici brevi, fortemente voluta dall’allora sindaco Dario Nardella (e poi ’bocciata’ dal Tar) aveva ricevuto l’ok del consiglio comunale lo scorso 2 ottobre, soprattutto grazie ai voti di Pd e Lista Nardella. In quell’occasione votarono in modo contrario Iv, il centrodestra e il gruppo Centro. Schierati contro la delibera Codacons, Confedilizia, Apartments Florence insieme a Property Managers Italia che a suo tempo spiegarono di aver dato mandato di adire un ricorso al Tar contro la mossa "antidemocratica del Comune di Firenze".
"Tra le altre questioni urgenti, c’è il tema abitativo e iniziare a regolamentare il commercio, in particolar modo la tutela degli esercizi storici e di vicinato" spiega ancora Funaro "perché sappiamo bene che l’overtourism va a colpire entrambi gli aspetti, commercio e abitare". Ma nell’agenda della prima donna sindaco di Firenze ci sono anche le questioni economico-finanziarie. Così nella giunta di giovedì ci sarà anche la delibera sugli equilibri di bilancio per aggiornare gli strumenti di programmazione e spesa. Argomento su cui Paolo Bambagioni, consigliere comunale della Lista civica Eike Schmidt sindaco, aveva pubblicamente chiesto chiarimenti "perché solitamente la formula ’variazione di bilancio’ compre ciò che non si vuol dire apertamente: un aumento delle tasse". Puntuale la replica del segretario del Pd fiorentino, Andrea Ceccarelli: "Provvedimento previsto dalla legge, da portare obbligatoriamente in approvazione entro il 31 luglio di ogni anno per recepire le maggiori entrate maturate e i relativi maggiori servizi di welfare messi in campo". Ma la carne al fuoco è tanta, c’è pure il delicato tema dello stadio. "Non ne abbiamo parlato durante questa riunione – ammette Funaro – ma ho sentito sia il presidente della Fiorentina Rocco Commisso, e il direttore generale Alessandro Ferrari, spero a breve ci sia la possibilità di incontrarli".
Per organizzare al meglio il lavoro, la sindacata ha già deciso di convocare per la prossima settimana una giunta programmatica. E l’ipotesi che si fa strada è suggestiva: salire a Chiusi della Verna, in provincia di Arezzo, e organizzare i lavori nella casa di famiglia e del nonno Piero Bargellini, salendo poi al santuario francescano della Verna. "Abbiamo deciso di prenderci una giornata per una giunta programmatica per definire il lavoro e le priorità di ogni assessorato. L’idea è farla qui in Palazzo Vecchio, in un luogo simbolo da decidere, oppure, per quello che è da sempre un sogno, prenderci una giornata alla Verna, magari nel fine settimana, dove nel convento c’è quelle che fu la stanza di La Pira. Un luogo simbolico anche per Firenze".