REDAZIONE FIRENZE

La prima volta di Aurora Leone . Anche sul palco è ’Tutto scontato’: "I miei fallimenti sono un successo"

Debutto in città per l’attrice e content creator giovedì 9 al Teatro Puccini con il suo spettacolo. Uno show che vuol essere a metà strada tra la stand up comedy e il discorso motivazionale.

Aurora Leone, 25 anni, è attrice, autrice, conduttrice e volto dei The Jackal. Dopo il successo “Vero a metà”, torna in tour a teatro nelle principali città italiane

Aurora Leone, 25 anni, è attrice, autrice, conduttrice e volto dei The Jackal. Dopo il successo “Vero a metà”, torna in tour a teatro nelle principali città italiane

di Marianna Grazi

In tempo di saldi, imbattersi in vetrine con l’adesivo ’Tutto scontato’ che ti invogliano ad entrare in negozio, a cercare qualcosa che ti piace, della tua taglia, magari che stavi cercando, non è difficile. Ma si sa, alla fine non trovi mai niente di quello che volevi. Oppure di provare la sensazione di aver già visto, già sentito, già letto tutto ma non riuscire comunque a mollare il cellulare, per paura di perdersi qualcosa, di restare fuori.

Aurora Leone, attrice, autrice, conduttrice e volto dei The Jackal, torna a Firenze il 9 gennaio al Teatro Puccini (ore 21) con il nuovo spettacolo, ’Tutto Scontato’, dove "i fallimenti si convertono in testi comici e c’è un approccio più positivo ai traumi, che condivido con una risata insieme alle persone in sala".

È uno spettacolo che fa ridere ma anche riflettere, “a metà tra il linguaggio di Ricky Gervais e quello di Mattarella”: in che senso?

"I due paragoni azzardati traducono la mia difficoltà di collocarmi e di definire lo spettacolo. Gervais è l’esponente, da una parte, della stand-up comedy. Ma all’interno di Tutto scontato c’è la voglia, oltre che di far ridere, di raccontare storie, di trasmettere un messaggio al pubblico che poi si porta a casa; dall’altra parte Mattarella che ci arriva in soccorso con un linguaggio più pulito. Io mi sento in mezzo, penso sia uno spettacolo a tratti scomodo e che a tratti può piacere anche alle famiglie".

Che rapporto ha con il pubblico a teatro rispetto a quello social?

"Avere persone che ridono e applaudono a quello che fai, che vedi e senti dal vivo, sia l’apice della soddisfazione che chi lavora nell’intrattenimento può provare. Il lavoro quotidiano sui social non ha la tangibilità di quello che è il tuo pubblico. L’altra cosa bella del teatro è che rappresenta uno spazio sicuro, dove potersi esprimere e dove cessano le cose ’negative’ dei social, in cui avviene un confronto personale".

Cosa la ispira nella scrittura?

"Parto dalla quotidianità. Se mi succede qualcosa che reputo divertente la prima cosa che faccio è segnarmela in una nota del cellulare dove ci sono gli spunti di tutti i miei spettacoli. È la stessa da quando ho 17 anni ed è bello vedere com’è cambiata la mia percezione nel tempo. Un esempio: quest’estate ho fatto l’esame di Latino 2, perché frequento ancora l’università, dicendomi ’O va bene o lo metto nello spettacolo’. È finito in Tutto scontato. Oppure, visto che parlo della mia ansia sociale, la mia Fomo (fear of missing out, ndr), sono arrivata a ad accompagnare il mio ragazzo alla festa del crossfit, dicendomi che al massimo sarebbe diventata almeno uno spunto per lo spettacolo. Così è stato ed è anche una delle parti più divertenti".

Che rapporto ha con Firenze e con la Toscana?

"In Toscana ci sono stata varie volte perché una delle mie migliori amiche si è trasferita a Pisa. Questa data (la prima volta a Firenze, ndr) è quella che ho temuto di più come risposta all’annuncio dello spettacolo. Sarà l’unica non sold out e questa cosa me la rende ancora più speciale, credo che alle persone che ci saranno devo essere triplamente grata. E poi la tournée è anche una scusa per un tour enogastronomico".

Un buon proposito per il 2025?

"Oddio non ho ancora fatto la lista... Comunque passare più tempo con la mia famiglia. E questa la posso realizzare, perché tornare a casa è più facile che entrare in palestra".