ROSSELLA CONTE
Cronaca

La produzione rallenta. A letto 32mila lavoratori. E a scuola ko tanti prof: "Salti mortali per i turni"

Le piccole aziende: "Si moltiplica il carico di mansioni per i colleghi". Docenti e studenti, il virus gira a mille: "Ne guarisce uno e se ne ammala un altro".

Quest’inverno l’influenza ha una durata piuttosto lunga, fino a 5 giorni e più. E le difese immunitarie dopo sono molto basse

Quest’inverno l’influenza ha una durata piuttosto lunga, fino a 5 giorni e più. E le difese immunitarie dopo sono molto basse

L’influenza stagionale sta avendo un impatto significativo sulle aziende fiorentine. Secondo i dati elaborati dall’ufficio paghe centrale di Cna Firenze Metropolitana, circa l’8-9% dei dipendenti della Città Metropolitana risulta assente per malattia, con periodi che vanno da 1 a 30 giorni. Questa percentuale si traduce in oltre 32.000 lavoratori assenti, considerando che nel terzo trimestre del 2024 i dipendenti nel territorio erano 406.000 (ufficio studi Camera di commercio di Firenze).

Nonostante la malattia sia coperta dai contributi versati all’Inps e ad altri istituti previdenziali, le ripercussioni sulle imprese, soprattutto quelle più piccole, sono rilevanti. Come sottolinea Paolo Gianassi, coordinatore dell’area Servizi di Cna Firenze Metropolitana: "Per le aziende, l’assenza di una parte significativa del personale significa un maggior carico di lavoro per i dipendenti presenti. Nelle piccole imprese, spesso sono gli stessi imprenditori a farsi carico delle mansioni degli assenti. Questo comporta ritardi su ordini e servizi, e in alcuni casi perdita di fatturato, specie se figure strategiche come artigiani specializzati o titolari si ammalano".

Le piccole imprese, che rappresentano oltre il 90% del tessuto imprenditoriale della città, risultano particolarmente esposte. Cna stima, inoltre, che il 5% delle imprese della Metrocittà abbia almeno un dipendente in malattia. Secondo l’ufficio studi della Camera di commercio sono 116.929 le imprese attive (dato aggiornato al 2024), quindi sono quasi 6mila quelle interessate dal problema. La difficoltà di gestire le assenze rischia di rallentare l’intera macchina economica. Tra i settori più colpiti si segnalano l’artigianato e i servizi (ma anche le attività, il bar Cavour, con due dipendenti malati su tre, ha dovuto chiudere) dove la carenza di personale può tradursi direttamente in perdite economiche o chiusure temporanee.

"La situazione – riprende Gianassi - richiede riflessioni anche a livello di politiche del lavoro. Garantire una maggiore flessibilità nella gestione del personale e potenziare gli strumenti per far fronte a queste emergenze potrebbe alleviare le difficoltà, soprattutto per le realtà più piccole".

E nelle scuole come va? La testa che all’improvviso fa male, il naso che cola. Sono diversi in questi giorni anche gli studenti che, in classe, accusano malesseri. I dirigenti scolastici stimano una percentuale di assenze, tra docenti e alunni, pari al 15-20%. In difficoltà è soprattutto il sistema delle sostituzioni dei prof a casa malati.

"Effettivamente ci mancano tanti insegnanti - dice Osvaldo Di Cuffa, dirigente dell’Iis Sassetti-Peruzzi -. Ci arrangiamo con le sostituzioni tra docenti interni, ma non è semplice. La norma dice che il supplente va nominato solo per assenze superiori ai 10 giorni. Ma è difficile che, per un’influenza, il medico faccia un certificato per così tanto tempo… Così, dobbiamo fare i salti mortali con i professori che abbiamo a disposizione". Al liceo artistico Porta Romana, la dirigente Laura Lozzi fa sapere che al momento il fenomeno non sembra significativo tra gli studenti, mentre tra il personale docente e Ata si registrano più assenze. "Ci sono stati periodi peggiori", dice comunque Lozzi. Maurizio Gagliardi, dirigente dell’istituto comprensivo Le Cure, nota invece che la fase più critica sembra già essere passata. "La scorsa settimana abbiamo avuto qualche difficoltà", afferma.

Al comprensivo Vespucci, il virus non smette di girare tra classi. "Guarisce uno e si ammala un altro", dice la dirigente, Francesca Cantarella. Dallo scientifico Da Vinci, la preside Annalisa Savino riferisce che la settimana scorsa è stata più problematica, con un numero maggiore di assenze tra i docenti rispetto agli studenti. Tuttavia, precisa che "la situazione rientra in un quadro abbastanza ordinario". Ludovico Arte dell’istituto tecnico Marco Polo minimizza invece le preoccupazioni, sottolineando che, sebbene ci siano più assenze tra i docenti che tra gli studenti, non si tratta di un problema che pregiudica la didattica. "Nessuna emergenza", conclude.

Elettra GullèRossella Conte