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La precedente protesta dell’Anm nel giorno dell’inaugurazione dell’anno giudiziario
FIRENZE
Alla manifestazione di Firenze, indetta dall’Associazione Nazionale Magistrati contro la separazione delle carriere, in programma oggi, parteciperanno anche i professori dell’università di Firenze Simone Neri Serneri, Alessandro Simoni ed Emilio Santoro e, dall’Università per stranieri di Siena, Tomaso Montanari.
L’appuntamento è alle 11 all’aula 32 del palazzo di giustizia di Novoli. All’iniziativa, la cui organizzazione è curata dalla giunta esecutiva della Toscana, aperta a tutti i cittadini, hanno dato adesione enti e associazioni della società civile.
Tra queste ‘La Via Maestra Toscana’, rete di organizzazioni e associazioni (Cgil, Acli, Ali, Arci, Cittadinanzattiva, Cnca, Coordinamento Democrazia Costituzionale, Legambiente, Libera) che "appoggia e sostiene le ragioni dello sciopero e delle mobilitazioni decise dall’Anm".
La riforma, viene evidenziato in una nota, "non risolve i problemi che affliggono la giustizia nel Paese, ma sovverte radicalmente l’assetto costituzionale dell’ordine giudiziario, mettendo seriamente a rischio il principio-cardine della separazione dei poteri".
In particolare, "la separazione delle carriere tra giudicanti e inquirenti, lo sdoppiamento del Csm, la costituzione di un’alta corte che dovrebbe giudicare l’operato di magistrati, non solo non risolveranno i problemi della giustizia italiana ma, anzi, aggraveranno la situazione odierna rendendo più debole la richiesta di eguaglianza davanti alla legge di tutti i cittadini e le cittadine".
Inoltre, "con la modifica delle prerogative del presidente della Repubblica, che attualmente presiede il Csm, saremmo di fronte all’ennesimo tentativo di stravolgimento dell’equilibrio tra i poteri, con gravi conseguenze per la tenuta e la qualità della nostra democrazia".