
La protesta Medie, la musica è finita Salta l’indirizzo. Genitori in rivolta
di Iacopo Nathan
"Così si gioca con il futuro dei bambini, che adesso si vedono negare il loro sogno". Iscrivere il proprio figlio in una scuola media a indirizzo musicale, procedere con tutte le pratiche, svolgere e passare le prove pratiche e i test, per poi scoprire a pochi mesi dalla prima campanella di essere rimasti con un pugno di mosche in mano. Questo è successo a vari bambini che si erano iscritti alla scuola Ghiberti per l’anno scolastico 2023-2024, puntando sull’indirizzo musicale.
"Abbiamo iniziato tutta la trafila per l’iscrizione lo scorso dicembre – spiega Alessio Zanghi, uno dei genitori -. Avevamo anche messo in conto che per almeno due anni la scuola sarebbe stata inagibile, visto che la stanno rifacendo, e le classi saranno abbastanza vicine, in via Canova alla De Filippo. Avevamo scelto la Ghiberti per l’indirizzo musicale, e con noi altri. Da gennaio i bambini hanno fatto tutte le prove e in 12 sono stati ammessi, 4 per strumento. Sembrava tutto sistemato, ed eravamo felici del percorso". Poi la notizia inaspettata, che ha scombinato i piani.
"Pochi giorni fa – continua – abbiamo ricevuto una convocazione urgente dalla preside. Ci ha detto che, per una norma dello scorso luglio non si possono creare delle classi se il numero di bambini è inferiore a 18. Precedentemente era possibile accorpare nella stessa classe bambini che svolgevano le attività del musicale e altri che invece non lo facevano, adesso invece questa cosa non c’è più, e noi ci troviamo senza tutto quello che avevamo deciso. Devo dire che la preside si è dimostrata molto disponibile a venirci incontro, impegnandosi a far svolgere ai bambini delle attività musicali comunque, ma stiamo comunque parlando di una cosa molto seria. Anche volendo, adesso non troveremo un’altra scuola a indirizzo musicale, visto che la trafila di prove e test è molto lunga. Sembra di giocare con il futuro dei bambini in questo modo. Basta pensare che per entrare in conservatorio, per esempio, questo era un passaggio fondamentale. Praticamente questa norma rischia di precludere già la carriera e la vita di questi bambini. Per non parlare di quanto i ragazzi sono rimasti male da questa cosa, si sono infranti i loro sogni e le loro aspirazioni, è una cosa senza arte né parte. Dispiace perché tante famiglie che conosco avevano portato i loro bambini alla Ghiberti proprio per l’indirizzo musicale, e anche loro si sono trovati in questa situazione".