SANDRA NISTRI
Cronaca

La rabbia delle mamme: "Ancora malori per i bimbi. Il quadro è sconvolgente"

Il comitato delle famiglie: "Alcuni degli studenti stanno malissimo. Quanto emerso conferma le nostre ipotesi. Adesso vogliamo giustizia".

Una cella per contenere la carne all’interno. della società ’Qualità e Servizi’ in una foto d’archivio (FotocronacheGermogli)

Una cella per contenere la carne all’interno. della società ’Qualità e Servizi’ in una foto d’archivio (FotocronacheGermogli)

Sconvolti. Aggettivo d’effetto quello che i genitori dei bambini contagiati nel settembre scorso dalla salmonella dopo aver pranzato alla mensa scolastica utilizzano per rappresentare il loro stato d’animo per le ipotesi di reato avanzate ieri dalla Procura di Prato per tre dirigenti di ’Qualità e Servizi’. Una notizia d’impatto che le famiglie, però, attendevano da tempo: "Siamo sconvolti – commenta infatti Letizia Marchese, referente del comitato action Salmonella –. Immaginavamo potesse esserci stata una non conformità nel lavaggio delle verdure come la stessa Asl aveva riportato in commissione a Sesto e anche nei sette punti di prescrizioni a ’Qualità e Servizi’ ma certo leggere un’ipotesi di avvelenamento colposo e lesioni colpose fa un certo effetto e ci turba enormemente. Ci confronteremo con i nostri legali ma ci rimettiamo per l’ennesima volta nelle mani della giustizia perché è giusto che per la sofferenza che hanno patito i nostri bambini abbiamo giustizia e che qualcuno dia loro una voce".

Anche perché, per diversi piccoli colpiti dalla tossinfezione, la vicenda non pare affatto conclusa: "Ci sono ancora bambini che stanno malissimo – prosegue infatti Marchese - bambini che ancora fanno fisioterapia, terapie post ricovero e post intervento, altri che soffrono di stomaco, c’è chi ha forti mal di pancia e diarrea che non vuole andare via. I più grandicelli in particolare poi si svegliano ancora la notte e alcuni, quando hanno un semplice mal di pancia, lo collegano alla salmonella e chiedono ai genitori di non portarli in ospedale. E questo a cinque mesi dall’inizio della vicenda".

Proprio per questi motivi i genitori del comitato annunciano che continueranno a portare avanti la loro battaglia, nella quale hanno avuto una sponda importante dalle indagini della Procura di Prato: "Quanto emerso – dice ancora Marchese a nome anche degli altri componenti del comitato – conferma quello che abbiamo sempre detto, a differenza di quello fatto dai sindaci e istituzioni, che hanno sempre parlato del punto sette delle prescrizioni in cui si imputava a ’Qualità e Servizi’ di non avere chiuso prima il centro cottura e non si sono mai soffermati sugli altri punti. Noi invece abbiamo puntato sulla non conformità sul lavaggio dei pomodorini ma senza ricevere mai alcuna risposta. Chi ha sbagliato deve prendersi le sue responsabilità". Intanto, come annunciato nei giorni scorsi, sono oltre 50 le querele presentate dalle famiglie che fanno parte del comitato ma il numero è sottostimato visto che, sicuramente, altri genitori avranno agito attraverso canali diversi o con legali di fiducia. Se le mamme commentano le notizie di ieri non c’è invece alcuna dichiarazione da parte dei Comuni soci di ’Qualità e Servizi’ sui quali, chiaramente, la vicenda salmonella è arrivata come un vero macigno in un momento, fra l’altro, in cui l’azienda aveva guadagnato la palma di migliore refezione scolastica in Italia secondo la classifica di Food Insider.

Parla, invece, eccome, il presidente della commissione consiliare di controllo a Sesto Daniele Brunori della Lega: "Accogliamo con senso di responsabilità – dice – la notizia dell’apertura delle indagini sulla grave vicenda della salmonellosi nelle mense scolastiche di Sesto Fiorentino. Tuttavia, non possiamo limitarci a questo singolo episodio: il problema è più ampio e riguarda una gestione della refezione scolastica che presenta criticità ripetute e inaccettabili, anche nel periodo successivo allo scandalo salmonella. Muffe nei panini destinati ai bambini celiaci, casse di frutta sporche, formaggi serviti in condizioni non idonee: una lunga lista di segnalazioni che non può essere ignorata e che dimostra un preoccupante abbassamento degli standard di qualità e sicurezza, nonostante ci siano chiare prescrizioni dall’Asl a riguardo proprio per migliorare questi standard. Aspettiamo con fiducia gli sviluppi delle indagini, ma non abbasseremo la guardia".