FRANCESCO INGARDIA
Cronaca

La rete dei Consorzi di Bonifica: "Sicurezza con i nuovi invasi. Così si protegge la Toscana"

A dodici anni dalla riforma, è stato ribadito il loro ruolo strategico per il territorio. Gli obiettivi: stop alle alluvioni e contenimento degli effetti di un clima sempre più instabile.

"Un ruolo da affermare". A dodici anni dalla loro riforma è questo il desiderata espresso dai Consorzi di Bonifica e Irrigazione della Toscana. Sempre più strategici nelle azioni di prevenzione e tutela del reticolo idraulico. Tanto più in stagioni dal clima impazzito e alluvioni sempre più ordinarie nella loro straordinarietà, a causa dei cambiamenti climatici.

Tradotto in numeri? I Consorzi di Bonifica programmano, progettano e operano in 273 Comuni, su 10 province, sui 36.702 km di corsi d’acqua in gestione. Con 10.555 km di corsi d’acqua manutenuti ogni anno; 96 impianti idrovori; 382.600 ettari di superficie irrigata; 572 dipendenti di cui 450 tra tecnici specializzati e operatori di mezzi d’opera: 387 mezzi d’opera (escavatori, trattori, camion) e 46 idrovore mobili.

Tutto ciò, per Anbi Toscana, nel segno di un rinnovamento di quattro delle sei presidenze dei Consorzi e a dodici anni dall’entrata in vigore della legge regionale che ha razionalizzato quel sistema che ha superato la frammentazione delle competenze con l’affidamento unico ai Consorzi di Bonifica (passati da 13 a 6) della gestione dei corsi d’acqua e dell’irrigazione.

A Firenze, ieri nella sede di Anbi Toscana, l’ente ha sottoposto l’agenda programmatica per rafforzare ulteriormente la sinergia con la Regione. "Indiscutibilmente la scelta fatta dalla Regione Toscana nel 2012 si è rivelata visionaria e vincente, prova ne è il tentativo di molte altre regioni italiane di replicare la legge regionale del 2012 – ha spiegato Serena Stefani, presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno a nome di tutti i Consorzi -. Oggi, dopo 12 anni, i Consorzi sentono l’esigenza di chiedere alla stessa Regione Toscana di fare un passo avanti".

Ovvero? L’inserimento nel sistema di Protezione Civile, integrazione delle progettazioni inserite nel Pniissi (Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico) con tutte quelle presentate dai Consorzi di Bonifica, l’istituzione del fondo di rotazione, costruzione di un "sistema funzionale di grandi e medi invasi", finanziamento di una serie di impianti irrigui collettivi per ampliare la superficie irrigabile attuale. Richieste precise, come il responso del presidente Eugenio Giani e della vice presidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi.

"Oggi le competenze dei Consorzi vanno ben oltre quelle designate dalla legge del 2012: sono enti di sussidiaria cogestione della Regione Toscana nell’ambito della bonifica, della difesa suolo e dell’assetto agricolo – ha detto Giani -. Abbiamo davanti una stagione che aprirà a un surplus di competenze e azioni affidate ai Consorzi. Una delle priorità è costituire un tavolo di lavoro per la semplificazione amministrativa: i Consorzi per la Regione non sono un soggetto terzo, ma un organismo che opera per il bene generale e sicuramente è interesse di tutti non aggiungere burocrazia alla burocrazia. Lavoreremo per le richieste che quest’oggi sono state presentate: per integrare le loro competenze con alcune di valenza ambientale e per operare le giuste variazioni a livello legislativo perché si avverta la loro già fondamentale presenza nel sistema di Protezione Civile, di cui i Consorzi sono già parte integrante".

"In un contesto di cambiamenti climatici - le parole di Saccardi - il ruolo dei Consorzi di Bonifica è cruciale. La Regione Toscana supporta la loro azione in particolare con i fondi comunitari. Dopo gli ultimi bandi della passata programmazione con i quali abbiamo finanziato 4 milioni in infrastrutture per migliorare la gestione della risorsa idrica, più altri 3 milioni di euro per ulteriori interventi a supporto delle infrastrutture irrigue consortili, con la nuova programmazione dello Sviluppo rurale PSP 2023-2027, abbiamo approvato un bando da 7 milioni per i Consorzi sugli investimenti in infrastrutture irrigue e di bonifica per la realizzazione o il miglioramento di invasi e delle reti".