
Il protocollo sottoscritto nel 2021 non ha portato frutti. Il Comune ha deciso di farsi da parte: "Nessun valore aggiunto".
Il comune di Calenzano non fa più parte della rete delle città medievali. La decisione di recedere dal protocollo di intesa sottoscritto con molte altre città italiane che vantano un patrimonio di tracce, ricchezze, mura risalenti al periodo del Medioevo è stata ratificata da una deliberazione della giunta comunale di Calenzano, guidata dal sindaco Giuseppe Carovani (foto). A far optare per la scelta – come si legge nel documento – "il fatto che l’adesione alla Rete delle Città medievali non abbia comportato per il Comune di Calenzano un valore aggiunto di rilievo". La strategia di marketing territoriale adottata dalla precedente amministrazione Prestini, dunque, secondo gli attuali amministratori non avrebbe dato i frutti sperati. Il protocollo d’intesa era stato sottoscritto nell’ottobre 2021, nel palazzo comunale di Pistoia, dall’allora assessore alla Cultura calenzanese Irene Padovani con una serie di obiettivi messi nero su bianco. Primo su tutti quello, appunto, di creare una rete tra tutti i Comuni italiani medievali e le istituzioni regionali di riferimento attraverso la condivisione di un calendario comune degli eventi, ad esempio rievocazioni e festival, legati al periodo medievale. Il patto prevedeva, fra l’altro, anche la possibilità di realizzare, con cadenza annuale, un Festival unico dei luoghi medievali da organizzare, di volta in volta, in Comuni diversi per far conoscere tutti i vari ‘attori’ coinvolti. Intenti che, evidentemente, non si sarebbero realizzati o si sarebbero realizzati solo in parte tanto da far decidere per il recesso.
S.N.