ROSSELLA CONTE
ROSSELLA CONTE
Cronaca

La ricetta degli artigiani: "Grandi opere, tempi certi. E tagliamo la burocrazia"

Associazioni di categoria come Confindustria: "Più attenzione alle imprese". Le priorità: parcheggi scambiatori, Tari più leggera, formazione mirata.

Le imprese artigiane fiorentine chiedono regole più chiare e omogenee, tempi certi e una gestione più efficace del territorio metropolitano. Parcheggi scambiatori ben attrezzati, un piano dei rifiuti che non penalizzi le aziende, una formazione calibrata sulle esigenze del mercato e politiche metropolitane equilibrate per favorire e accompagnare lo sviluppo. Cna e Confartigianato mettono sul tavolo la loro ’ricetta’ dopo quella di Confindustria, che nei giorni scorsi, con il vice presidente Lapo Baroncelli (ha la delega alla città metropolitana) ha evidenziato le difficoltà del settore manifatturiero e dei servizi, sottolineando la necessità di un cambio di passo "perché non c’è solo il turismo" e non c’è solo il centro di Firenze. Anche Giacomo Cioni, presidente di Cna Firenze Metropolitana, insiste sulla stessa linea chiedendo alla politica una visione più ampia.

"E’ un settore importante per Firenze e la sua Città Metropolitana, con effetti positivi su diverse filiere, tuttavia il vero motore dello sviluppo è il sistema delle micro, piccole e medie imprese manifatturiere, con l’artigianato come elemento centrale – sottolinea Cioni – La crescita del territorio deve coinvolgere non solo i settori tradizionali, come la moda, ma anche comparti meno sotto i riflettori, come la meccanica, l’arredo e l’alimentare. La formazione gioca un ruolo chiave e deve essere gestita direttamente dalle imprese, per allineare le competenze alle reali esigenze del mercato".

Un altro nodo cruciale è il tema dei rifiuti: "Abbiamo bisogno di un piano definitivo, adeguato alle esigenze dell’imprenditoria e che contempli anche la termovalorizzazione di ultima generazione, in grado di ridurre la bolletta energetica e la Tari. Non siamo contrari ad un impianto green in Toscana, ma la decisione spetta alla Regione". La questione ambientale deve poi essere affrontata in un’ottica più inclusiva, evitando misure che penalizzano i territori limitrofi senza un adeguato potenziamento delle infrastrutture. "Lo Scudo Verde, per esempio, deve essere accompagnato da un sistema di parcheggi scambiatori ben attrezzati, una rete capillare di colonnine di ricarica e un trasporto pubblico potenziato e conveniente", aggiunge Cioni.

Anche Serena Vavolo, presidente di Confartigianato Firenze, lancia un allarme sulla tenuta del sistema economico locale e sulla necessità di interventi urgenti: "La città è a un punto di svolta. C’è una crisi profonda che investe tutto il tessuto economico, in tutti i settori e aree: la trasformazione genetica del centro, lo stillicidio di abitanti, i numeri spaventosi sulla chiusura delle imprese a fronte delle aperture. Dobbiamo renderci conto che stiamo perdendo Firenze". L’artigianato, secondo Vavolo, rappresenta una resistenza rispetto alla penetrazione di un modello che non è ‘di Firenze’, "tra masse di turisti che sembrano non entrare in contatto con l’eredità sulla quale siamo seduti senza spesso rendercene conto". Per rispondere alla crisi, Confartigianato propone un piano articolato su più fronti: "Prima di tutto, dobbiamo rilanciare un ‘Made in Florence’, identificativo per un circuito d’eccellenza, con un’adeguata promozione, non solo in italiano, e una serrata lotta a ciò che a Firenze non dovrebbe starci. Ci serve poi un cronogramma dei lavori pubblici da qui a un anno per monitorare lo stato di completamento degli interventi infrastrutturali: aeroporto, tramvia, tav". E ancora: "Il terzo punto che poniamo è un ‘piano burocrazia comunale zero’ per le pmi così da favorire le attività in termini di adempimenti e tempi".

Rossella Conte