La riforma della giustizia tributaria: "Troppe norme, serve un nuovo codice"

A Firenze domani un incontro di studio con esperti e istituzioni all’Educandato della Santissima Annunziata

La riforma della giustizia tributaria: "Troppe norme, serve un nuovo codice"

La riforma della giustizia tributaria: "Troppe norme, serve un nuovo codice"

Un incontro dedicato a "La riforma della giustizia tributaria" per approfondire le ultime novità, l’organizzazione, i poteri e i limiti del relativo Consiglio di presidenza. Si terrà domani, dalle ore 9 alle 21, all’Educandato statale della Santissima Annunziata al Poggio Imperiale a Firenze.

Ad aprire il convegno, Milena Mazzoli, vicepresidente del Cda dell’Educandato stesso, seguita da Susanna Ceccardi, deputata al Parlamento europeo; il governatore Eugenio Giani e Francesco Lucifora, presidente Angit e della Commissione concorsi Cpgt. La parola passerà quindi agli esperti, con una serie di sessioni su vari temi: il punto sulla riforma della giustizia tributaria, il ruolo del Consiglio di presidenza, la Corte di cassazione, l’intelligenza artificiale, candidarsi oggi al Consiglio di presidenza. Infine, a due giorni dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio di presidenza stesso, i candidati esporranno il proprio programma elettorale.

A trarre le conclusioni (ore 20.45) sarà Giorgio Fiorenza, giudice Cgt 1° Roma, componente eletto dal Senato della Repubblica al Consiglio di presidenza della Giustizia tributaria. L’evento fa seguito all’incontro tenuto il 15 settembre a Palazzo Giustiniani, a Roma, nell’ambito del "percorso della legalità" che proprio Fiorenza sta portando avanti con studenti e autorità per una presa di coscienza su mafia e criminalità organizzata. In quell’occasione si è parlato anche di giustizia tributaria.

"La riforma – spiega Fiorenza - creerà una magistratura professionale, con magistrati assunti a seguito di concorso e non più sulla base di titoli e specifiche competenze. La legge è certamente andata oltre la sollecitazione pervenuta allo Stato italiano dal Consiglio dell’Unione europea l’8 luglio 2021, che si limitava a richiedere una riforma del quadro giuridico che rendesse più efficace l’applicazione della legislazione tributaria e riducesse i ricorsi pendenti in Cassazione. Il passo è stato lungo e affrettato, tanto da aver portato la nuova legge a essere approvata il 31 agosto 2022 e a entrare in vigore il successivo 16 settembre. Credo che non sia producente una revisione della legge applicando il criterio "dell’approssimazione successiva".

Per questo, è stato organizzato a Firenze un ulteriore incontro di studio. Nessun contrasto con il Governo - continua Fiorenza - ma solo volontà di collaborare per migliorare un sistema giudiziario in cui le troppe normative in continuo sviluppo spesso creano disagio o troppe possibili interpretazioni. Questo fa pensare alla necessità di attualizzazione e nuova realizzazione di un codice tributario. Infine la Scuola superiore della magistratura tributaria: sono già stati presi contatti informali con le Università di Firenze e Siena, anche se il corpo docente includerà giudici tributari in pensione. Nel frattempo - conclude - continueremo ad applicare la normativa vigente e a emettere sentenza in nome del popolo italiano".

Li.Cia.