
Nel capoluogo è sempre più difficile poter acquistare una casa per via dei prezzi alle stelle
In venti anni, il costo delle case a Firenze è cresciuto del 77,7%. Il capoluogo toscano, nella classifica stilata dal Centro Studi di Tecnocasa, si piazza al secondo posto insieme a Napoli (prima è Milano con un più 135%). Roma, solo per citare qualche altro esempio, invece arriva solo quinta con il 56%. Il 19,4% delle compravendite immobiliari, tra la fine del 2024 e questo primo scorcio del 2025, è stato realizzato per investimento, un dato non lontano da quello registrato un anno fa, pari al 19,6%.
Il mattone, dunque, si conferma la rendita più importante per i fiorentini così come per i grandi gruppi economici italiani e internazionali che da tempo stanno investendo nella città del Rinascimento soprattutto per quanto riguarda il settore turistico-ricettivo. La leggera contrazione degli acquisti di appartamenti (meno 0,2%), in particolare in quelle zone in cui c’è una certa saturazione del mercato, deriverebbe dal fatto che i proprietari siano maggiormente orientati verso una continuità dei guadagni derivanti da locazione e una gestione meno complessa dell’immobile. Infatti, l’analisi prende in esame locazioni a lungo termine e non stagionali. Senza dimenticare lo stop a nuovi B&B deciso dalla giunta Funaro e oggetto di numerosi ricorsi al Tar.
"Chi investe in immobili però oltre al rendimento mira alla rivalutazione: negli ultimi anni abbiamo assistito a un recupero dei prezzi pre Covid – spiega Tommaso Birignani, responsabile Tecnocasa Firenze – Gli investitori, oggi, preferiscono le zone con la presenza di atenei, di aziende che attirano lavoratori fuori sede, dotate di servizi e sottoposte ad interventi di riqualificazione. Ed ecco spiegato anche il motivo delle numerose richieste che ci arrivano per il quartiere di Novoli. Ma in generale, tra le aree che hanno registrato aumenti di prezzi ci sono quelle potenziate con la tramvia. Non si può, poi, sottovalutare l’impennata del costo degli immobili, che vede Firenze in cima alla classifica: se la media nazionale è del più 48%, nella nostra città siamo di 30 punti avanti".
Questo significa che se agli inizi del 2000 una casa costava 200mila euro, oggi per un immobile con le stesse caratteristiche bisogna sborsare almeno 140mila in più. Cifre monstre – sia alla luce delle difficoltà economiche di molte famiglie che per gli stipendi troppo bassi – che hanno convinto molti fiorentini a trasferirsi nell’area metropolitana (dove gli aumenti sono stati minori) o anche nelle province vicine, tra tutte Prato e Pistoia.
Il Centro Studi di Tecnocasa, infine, segnala anche un considerevole aumento degli affitti con un 2025 in cui è previsto un più 4,3% rispetto allo stesso periodo del 2024.
AnPassan