Il concorso di Miss Italia come riscatto dopo vicende della vita non fortunate. Ma Ilenia Garofalo, 24 anni, è consapevole che per lei poteva andare molto peggio. Una sorta di non ritorno. È stata investita il 23 febbraio 2019 a Sesto Fiorentino, il luogo dove vive, sulle strisce pedonali da un’auto guidata da una persona anziana e può considerarsi viva per miracolo. Ora Ilenia partecipa a Miss Italia, precisamente alle selezioni regionali della Toscana, e l’altro ieri ha sfilato in una selezione di fronte a un gran pubblico a Grosseto e considera questa scelta della passerella come "un manifesto di forza e di coraggio".
Ilenia non dimentica quei drammatici momenti e guarda con fiducia al futuro. "C’è una luce – dice - che sento sprigionarsi da ogni mia cicatrice, un sorriso che, diversamente, vuole dire al mondo intero: sorrido perché sono viva, sono bella". Per lei dal 23 febbraio 2019 è stato un calvario: settimane di terapia intensiva, tre mesi nell’ospedale di Careggi, a Firenze, 14 interventi chirurgici finché ha potuto riprendersi la vita e lo ha fatto con grandi risultati al di là della sua partecipazione al concorso di bellezza per eccellenza.
Ha studiato design e si è laureata il 20 dicembre 2021 in Disegno industriale a Firenze con votazione di 110 e lode. Titolo della tesi: "Phoenix:, la bellezza nell’imperfezione", nata proprio dall’esigenza di restituire a quel corpo "diverso" la forza per poter camminare spedita. E guarda al futuro con rinnovata fiducia.
"Non è utile ora che racconti tutto quello che ho subito dopo l’incidente - spiega - ma è grazie a questo passato se io, oggi, ho maturato certe consapevolezze. Quest’anno, finiti i miei interventi, ho pensato di riprendere in mano quel sogno che per tutti questi anni ho dovuto chiudere in un cassetto. Così, senza dire niente a nessuno, mi sono iscritta al concorso di Miss Italia 2023. In questi anni ho dovuto accettare molti cambiamenti, tra cui quello fisico ed estetico: un altro volto, un corpo con diversi segni. Oggi, penso che questo mio messaggio possa essere di grande aiuto a tante donne e a tutte quelle persone che ritengono ancora che un’imperfezione possa privarci della nostra bellezza".
Enrico Salvadori