La buona notizia è che sono ripartiti i lavori alla scuola Toti di San Vincenzo a Torri. Quella cattiva è che finiranno con un anno di ritardo e costeranno 880 mila euro in più. La giunta ha approvato una delibera con la quale si rimette in equilibrio l’assetto finanziario del progetto. Appaltato nel 2019 e cominciato a gennaio ‘23’ dopo una selva di ricorsi sull’assegnazione, il plesso doveva essere finito e consegnato per il 2024. Ma i lavori sono rimasti fermi, nell’area di cantiere sono cresciute le erbacce. Adesso si corre ai ripari. Da ieri gli operai sono tornati al lavoro non prima però di una delibera di riequilibrio con la quale la nuova amministrazione ha riparato ai danni della vecchia. Il costo della maggiorazione dei materiali è stato quantificato in 190 mila euro nel conto economico. La variante progettuale solo di ‘carte’ è costata 88mila euro.
Il corpo dell’intervento aggiuntivo, si legge nella delibera, sarà la spesa di 530 mila euro per l’area esterna alla scuola che non era prevista nell’appalto. la fine lavori con il nuovo assetto è prevista per l’anno prossimo. Ma ancora non è dato sapere se la scuola sarà disponibile da settembre ovvero dall’inizio del prossimo anno scolastico. Ci sono non pochi problemi legati all’edilizia scolastica nel Comune di Scandicci. Oltre ai ritardi a San Vincenzo a Torri c’è l’annosa questione della scuola Pettini di via della Pieve. L’intervento doveva essere finanziato con i fondi della buona scuola.
C’era al governo Matteo Renzi. Da allora è stato un susseguirsi di attese, problemi, ripartenze, nuove fermate. Non siamo ancora arrivati alla consegna definitiva di questo plesso, nel quale nel frattempo si sono dati il cambio almeno un paio di generazioni di studenti. Anche a San Giusto durante l’estate l’amministrazione ha dovuto cambiare una ditta perché si correva il rischio di arrivare alla prima campanella senza che la scuola Pertini fosse capace di ospitare il rientro in classe degli studenti. In questi mesi di attesa e ritardo gli abitanti di San Vincenzo sono stati alla finestra ad aspettare il ritorno degli operai nel cantiere. Il nuovo plesso è destinato a ospitare anche la scuola d’infanzia di Marciola, che sarà così chiusa.
Fabrizio Morviducci