REDAZIONE FIRENZE

La settima spaccata al ristorante Manì: "Ci sentiamo impotenti"

La giovane coppia di titolari dell'osteria Manì a Legnaia racconta l'ennesima spaccata notturna, esprimendo frustrazione per l'insicurezza crescente nel quartiere e la necessità di azioni concrete.

La settima spaccata al ristorante Manì: "Ci sentiamo impotenti"

La giovane coppia di titolari dell'osteria Manì a Legnaia racconta l'ennesima spaccata notturna, esprimendo frustrazione per l'insicurezza crescente nel quartiere e la necessità di azioni concrete.

È già la settima spaccata da quando hanno aperto nel 2019. L’ultima la scorsa notte, quando un ladro, alle 3,30 ha rotto il vetro della porta per rubare pochi spiccioli. Sono esausti Matteo Miendico e Nicoletta Frosa, marito e moglie titolari dell’osteria Manì di via Foggini, a Legnaia, di queste continue incursioni, si sentono impotenti in un quartiere sempre più insicuro. "Ci ha svegliato in piena notte la vigilanza e già lì abbiamo avuto il brutto presentimento – raccontano – Siamo corsi subito, ma quando siamo arrivati il ladro non c’era più. La porta era stata rotta, il vetro spaccato. Dalle telecamere si vede un uomo che entra, va diritto alla cassa e prende i pochi soldi che lasciamo; ormai, dopo tutte sette incursioni in cinque anni, lasciamo cifre irrisorie. Abbiamo pure un impianto di dissuasione a fumo, ma il ladro non è stato per niente dissuaso, è andato diretto alla cassa in 30 secondi prima si spandesse". "Servono azioni concrete" conclude la giovane coppia.