
La sfida cruciale all’inquinamento sonoro
L’inquinamento sonoro non può essere debellato in toto, è possibile però arginarlo. Ci sono fonti di rumore dalle quali non è semplice isolarsi ma l’impatto acustico può essere ridotto con qualche accortezza. A livello locale si può prevedere di utilizzare l’asfalto fonoassorbente o pianificare le aree urbane prevedendo alberi e piante ai bordi delle strade: esse forniscono una barriera efficiente contro il rumore. Incentivare la cittadinanza ad una mobilità alternativa può essere un valido rimedio; la pedonalizzazione delle strade, le piste ciclabili, disincentivare gli spostamenti, usare una mobilità sostenibile non migliora solo l’inquinamento atmosferico, ma anche quello acustico. Anche il design interno di una casa deve essere pensato per difenderci dai rumori: pannelli fonoassorbenti di sughero o canapa, la scelta di infissi a chiusura ermetica o l’installazione di vetri stratificati, un pavimento isolato con materiale fonoassorbente ma anche l’uso di superfici porose offre una migliore capacità di assorbire il suono. Poi possiamo procedere con una segnalazione al Comune il quale – accertato il superamento dei livelli di rumorosità previsti per la classe acustica assegnata – provvederà a ricondurre i livelli di inquinamento acustico entro i "valori di qualità".