REDAZIONE FIRENZE

La sicurezza del territorio. Formazione e tecnologia contro il rischio idraulico

Prevenire alluvioni, frane, incendi: incontri e webinar promossi dalla Regione. L’assessora Monni: "Dobbiamo cambiare passo anche sull’urbanistica".

La tecnologia e la prevenzione sono gli strumenti che oggi possono contribuire ad evitare alluvioni, allagamenti, frane, incendi. E la corretta informazione, in particolare quella diretta ai cittadini, assume un ruolo fondamentale, per salvare vite ma anche la propria abitazione, il negozio o l’azienda. "Meno rischio in Toscana. Nuove soluzioni contro alluvioni e frane", è un iter formativo in 10 tappe, tra incontri in presenza e webinar promosso e organizzato dalla Regione Toscana e ieri è partito da Prato, città che il 2 novembre 2023 è stata in parte colpita dall’alluvione, insieme a Montemurlo, Carmignano, Campi Bisenzio e alcuni Comuni della provincia di Pistoia.

A questo iter formativo partecipano la protezione civile, i Comuni (con tecnici, sindaci e assessori), vigili del fuoco, rappresentanti degli ordini professionali e Comitati di cittadini.

"Oggi – ha detto l’assessora alla protezione civile Monia Monni - siamo di fronte ad una realtà climatica più dura rispetto a quanto eravamo abituati a gestire, per questo per ridurre il rischio idraulico e idrogeologico occorre progettare opere che superano quanto previsto dalle norme e dai piani di settore. Dobbiamo andare oltre e farci trovare preparati. E questa preparazione riguarda anche l’urbanistica, l’uso dei suoli, la conoscenza da parte dei cittadini dei piani comunali di Protezione civile".

La Regione intende quindi “formare“ in modo più approfondito e mirato i funzionari dei Comuni, i tecnici, i volontari delle associazioni di protezione civile, i vigili del fuoco e anche i giornalisti. Presentare progetti esecutivi di opere pubbliche alla Regione è un passo fondamentale per ottenere i finanziamenti ma anche su questo c’è parecchia lentezza: "La Regione fa le variazioni di bilancio - ha detto il presidente Eugenio Giani nel suo intervento - ma poi questi progetti non arrivano dai Comuni. Perchè? Come Regione, continueremo a dare forza ai Consorzi di Bonifica sia per i loro interventi sia come stazione appaltante e al Genio Civile".

La tecnologia può essere un valido alleato prima delle calamità naturali come ha spiegato il professor Nicola Casagli, del Centro Studi della protezione civile dell’Università di Firenze: "Il Digital Twin è la direzione da percorrere per avere in anticipo le risposte che cerchiamo. Tutti i dati di cui disponiamo possono essere integrati, assemblati con quelli dei sensori e dei satelliti e possiamo prevedere cosa accadrà con la costruzione di un diga o come si propaga l’espansione dell’acqua nell’alveo del fiume, per fare alcuni esempi".

Il Consorzio Lamma è un altro “pilastro“ della Toscana in merito a previsioni meteo e uno dei responsabili, Bernardo Gozzini, ha illustrato il funzionamento del sistema di allerta meteo (giallo, arancione e rosso) e le modalità di diffusione.

In tema di prevenzione la sindaca di Prato Ilaria Bugetti ha presentato quella che ha definito la sua “piccola rivoluzione in ambito urbanistico“ cioè convogliare gli introiti derivanti dai vari interventi edilizi programmati sul territorio in opere idrauliche necessarie per migliorare il deflusso dell’acqua in caso di piogge straordinarie. Il Comune ha creato poi un “osservatorio“ con i comitati cittadini per monitorare i lavori che vengono fatti sul reticolo idraulico minore, dalla progettazione alla cantierizzazione. Gli incontri di "Meno rischio in Toscana" proseguiranno sino a giugno, suddivisi per tematiche. Il percorso coinvolgerà tutte le scuole secondarie della Toscana: saranno gli studenti a disegnare il logo degli attestati che saranno consegnati ai partecipanti nella giornata conclusiva del 16 giugno a Firenze.

M. Serena Quercioli