La sindaca e la politica ai cancelli: "Il penitenziario va rifatto". Arrivano i fischi degli antagonisti

Al sopralluogo anche il deputato Gianassi e il segretario toscano Pd, Fossi

La sindaca e la politica ai cancelli: "Il penitenziario va rifatto". Arrivano i fischi degli antagonisti

La sindaca e la politica ai cancelli: "Il penitenziario va rifatto". Arrivano i fischi degli antagonisti

"Le condizioni strutturali di Sollicciano sono sempre più drammatiche. Dal governo mi aspetto un’attenzione particolare". La situazione "deve essere risolta. Non c’è più tempo. Quindi non solo mi auguro che dal governo vengano a visitarlo, a vedere le condizioni" in cui versa il penitenziario, "ma che si possano sbloccare gli interventi" visto che i lavori iniziati per migliorare le condizioni del carcere "sono fermi da troppo tempo, da febbraio 2023".

Lo chiede la sindaca di Firenze, Sara Funaro, all’uscita da Sollicciano dove insieme a una delegazione parlamentare (Emiliano Fossi e Federico Gianassi del Pd e Andrea Quartini del Movimento 5 Stelle) ha incontrato la direttrice, Antonella Tuoni, "per fare il punto della situazione" all’indomani del suicidio in cella di un ragazzo di 20 anni, a cui è seguita la protesta dei detenuti per le condizioni del carcere. Funaro fa partire la propria riflessione proprio dal suicidio del giovane: "E’ un fatto drammatico. Lo dico perché non vorrei che tutto quello che è successo dopo", la protesta dei detenuti, "lasciasse in disparte questa che è la notizia più pesante e brutta. Proprio su questo, invece, va avviata una riflessione importante: sono troppi i suicidi in carcere, ci vuole un’attenzione particolare. E misure, lavorando tanto sulla prevenzione e le condizioni che si vivono all’interno del carcere".

Su Sollicciano, prosegue parlando con i giornalisti fuori dal penitenziario, "la mia posizione è sempre stata chiara: sono dell’idea che il carcere dovrebbe essere rifatto completamente". Nel frattempo, però, vanno migliorate le condizioni. Quando il drappello di politici è uscito dal penitenziario, è scattata una breve contestazione organizzata da un gruppo di antagonisti e da alcuni parenti dei detenuti.

Proteste a parte, anche l’onorevole Gianassi chiede un intervento tempestivo del governo: "Sono necessari interventi radicali sulla struttura che si presenta terribilmente fredda e umida d’inverno, calda e soffocante d’estate. Ci sono le infiltrazioni, i detenuti lamentano che le celle sono infestate dalle cimici. C’è sovraffollamento e sono tanti i casi complessi di detenuti da gestire". Per Gianassi "a questo si aggiungono le difficili condizioni di chi lavora in carcere, dal personale socio-sanitario alla polizia penitenziaria che è sotto organico. Recentemente esponenti toscani di FdI hanno annunciato l’arrivo di 55 agenti per il carcere di Sollicciano, ma circa 50 se erano andati e quindi il saldo è pressoché zero. L’ultimo concorso è del 2022 fatto dal governo Draghi e nella manovra di bilancio c’è un taglio di un miliardo nel prossimo triennio per il comparto della giustizia".

Scioccato dalla situazione del penitenziario fiorentino anche il deputato pentastellato Quartini che accusa l’esecutivo Meloni, e in particolare il Guardasigilli Nordio, di non essere in grado di gestire la situazione: "Da un lato il governo crea nuovi reati in serie e aumenta le pene per reati di criminalità comune, aggravando così il sovraffollamento negli istituti penitenziari, dall’altro lavora incessantemente per l’impunità dei colletti bianchi".

Su quanto accaduto a Sollicciano bisogna registrare anche la presa di posizione di due big di Italia Viva, Maria Elena Boschi e Francesco Bonifazi. "Sono mesi che chiediamo che il governo reagisca e smetta di ignorare il problema. E non con provvedimenti tampone che non risolvono nulla della situazione carceraria e richiedono tempi lunghissimi per essere attuati. Qui non basta qualche norma spot per un titolo sui giornali, qui servono provvedimenti seri. Il governo scherza con il fuoco in una situazione al collasso".

A.P.