![In alto, i carabinieri della scientifica analizzano le tracce all’ingresso. A sinistra, l’assassino di Eleonora, Lorenzo Innocenti In alto, i carabinieri della scientifica analizzano le tracce all’ingresso. A sinistra, l’assassino di Eleonora, Lorenzo Innocenti](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/OWMzMDRlN2UtZmQ0ZC00/1/la-sorella-della-vittima-non-riesco-a-parlare-la-condanna-dei-social.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
In alto, i carabinieri della scientifica analizzano le tracce all’ingresso. A sinistra, l’assassino di Eleonora, Lorenzo Innocenti
Firenze, 9 febbraio 2025 – "Non voglio parlare, non riesco" così Elisabetta Guidi, sorella della vittima, si chiude nell’intimo dolore. E mentre la famiglia sceglie il silenzio, c’è chi dà sfogo alla rabbia. Le domande e i commenti, non si sono fermati al quartiere teatro del femminicidio, sono andati ben oltre i confini di Rufina, approdando sui social. Com’era prevedibile al giorno d’oggi. Ed è in questo spazio senza filtri e senza limiti, che ieri è dilagato l’odio per Lorenzo Innocenti.
Dopo che la notizia del femminicidio è diventata di dominio pubblico, così come il nome del responsabile, in tantissimi si sono riversati sul suo profilo Facebook lasciando parole di condanna intrise di rabbia nei suoi confronti. "Assassino" è senz’altro l’aggettivo più pacato di fronte ad altri decisamente più impetuosi, tra insulti e auguri di morte. "Mente poco sana e malvagia"; "infame"; e poi ancora "Ti auguro di non avere mai più pace"; "Miserabile".
"Il modo con cui ha deciso di risolvere in modo definitivo certe questioni (di qualsiasi cosa si trattasse) lascerà parecchi strascichi non troppo piacevoli sulla vita di molta gente" fa notare un ragazzo. "Sconcertata. Uccidere una madre con un bimbo piccolo da crescere, ma non hai pensato? - si chiede un’altra utente - Ti auguro di vivere e guarire, per poter restare in questa vita con un peso enorme sulla coscienza".
Non sono mancati i tentativi, apparentemente invani, di far abbassare i toni delle chiacchiere digitali. Fra questi, non è passato inosservato uno degli amici del 37enne, con cui nemmeno una settimana fa Innocenti aveva condiviso un post, intervenuto a fermare quell’ondata fuori controllo di ostilità. "Fatti una vita tua invece di cercare persone che nemmeno conosci per esprimere il tuo pensiero del quale non frega niente a nessuno" interviene l’amico, in risposta agli insulti, che per ore sono andati avanti, autoalimentandosi.
Per poi specificare più avanti, con chi l’ha accusato di prendere le difese del femminicida: "Non lo sto difendendo assolutamente, il messaggio è un altro".
Ovvero un invito al silenzio, come quello mosso, sempre tramite social, dal sindaco di Rufina Daniele Venturi, nell’esprimere la vicinanza dell’amministrazione comunale "al dolore delle famiglie coinvolte e di tutta la comunità in lutto per l’accaduto. Ora è il momento del silenzio, del rispetto del dolore e del cordoglio - scrive il primo cittadino, che poi apre a una riflessione collettiva - ci dovremo interrogare tutti su quali strumenti e azioni mettere in campo affinché tragedie come queste non si ripetano".
Parole che in questo caso hanno stimolato centinaia di reazioni addolorate e accorate nei confronti della giovane donna uccisa, del bambino ignaro spettatore della morte della madre e delle famiglie distrutte in una manciata di minuti.