REDAZIONE FIRENZE

"La Sp8 torni alla Metrocittà". Sinistra per Calenzano tuona

Restituire alla Città Metropolitana la gestione del tratto della Strada provinciale 8 assunta dal Comune con la precedente amministrazione....

Restituire alla Città Metropolitana la gestione del tratto della Strada provinciale 8 assunta dal Comune con la precedente amministrazione....

Restituire alla Città Metropolitana la gestione del tratto della Strada provinciale 8 assunta dal Comune con la precedente amministrazione....

Restituire alla Città Metropolitana la gestione del tratto della Strada provinciale 8 assunta dal Comune con la precedente amministrazione. La richiesta arriva da Sinistra per Calenzano, forza di maggioranza, che giudica necessario affidare nuovamente alle cure della Metrocittà il tratto della Barberinese tra la rotatoria all’intersezione con via di Prato e quella a Dietropoggio su via Martini: "La strada in questione – si legge in una nota - è lunga più di un chilometro, e include anche il ponte sul torrente Marina e su via dei Prati: considerando anche la grande mole di traffico che si riversa sulla SP8, in caso di blocchi autostradali per lavori o incidenti, la scelta della precedente amministrazione avrebbe gravato pesantemente sul bilancio, accollandosi oneri di manutenzione e mantenimento in sicurezza del tutto impropri".

Così, invece, non sarebbe, secondo Sinistra per Calenzano, per il breve tratto di SP8 subito a nord, quello compreso fra le due rotatorie su via Martini e su via Garibaldi che dovrebbe rimanere in carico al Comune e restare incluso nel centro abitato, "così da consentire le operazioni di riqualificazione e rigenerazione urbana previste da tempo per la zona di Dietropoggio". Per la parte da via Prato "gli unici a trarre vantaggio sarebbero stati i proprietari dei terreni limitrofi, in particolare quelli intenzionati a costruirvi". La variante di salvaguardia approvata a settembre ha eliminato però le previsioni edificatorie a Fibbiana rendendo ‘inutile’ la presa in carico da parte del Comune.

Sandra Nistri