Pallanti
La conferenza stampa del presidente eletto degli Stati Uniti, Trump, a pochi giorni dall’insediamento alla Casa Bianca, ha provocato turbamento e sconcerto. Trump ha dichiarato che con le buone o con le cattive, quindi con il ricorso alle forze armate, la Danimarca deve cedere la Groenlandia agli Usa, così come il piccolo Stato di Panama deve cedere a Washington il Canale che consente il rapido passaggio dall’oceano Pacifico a quello Atlantico. Poi Trump ha detto che il Canada deve prepararsi a diventare il cinquantunesimo Stato degli Stati Uniti. In tutti i governi delle nazioni alleate con gli Usa, questo programma di governo è apparso come una prospettiva dal "sen fuggita" . Perchè la Danimarca fa parte dell’Unione europea e della Nato, così come il Canada, le cui forze armate sono un caposaldo dell’Alleanza atlantica.
La Ue e la Danimarca hanno subito detto che la minaccia di Trump è completamente fuori luogo e irrealizzabile. Subito dopo la conferenza stampa, Trump ha pubblicato sui media tutto il Nord America fasciato dalla bandiera a stelle e strisce, compreso l’intero territorio canadese. Anche in Canada il pur dimissionario governo Trudeau ha fatto finta di nulla. Come se queste idee fossero state esternate da un uomo che ha perso la ragione. Il piccolo Stato di Panama subisce tutto perché si sente come una mosca contro un elefante e quindi la loro unica possibilità di salvezza è il silenzio. Ma si tratta di un programma di un esaltato che minaccia Paesi alleati in nome di un imperialismo mai enunciato negli ultimo cento anni dalla Casa Bianca? Dalla fine della Seconda guerra mondiale, nessuna minaccia esplicita è stata rivolta a Paesi alleati come la Danimarca e il Canada dagli Stati Uniti. Nei circoli politici democratici le dichiarazioni di Trump sono state accolte con un ironico stupore. Meloni ha detto che si tratta di una forzatura diplomatica di Trump per garantire gli interessi americani nel mondo.