
Un piccolo gruppo della nostra classe ha intervistato il professor Fossati che insegna educazione fisica nel nostro comprensivo e...
Un piccolo gruppo della nostra classe ha intervistato il professor Fossati che insegna educazione fisica nel nostro comprensivo e lavora anche all’istituto F. Cavazza di Bologna dove aiuta le persone ipovedenti e non vedenti ad acquisire le autonomie. Recentemente è stato donato alla nostra scuola, proprio dall’istituto Cavazza, un tavolo da showdown per l’inclusione di alcuni bambini e bambine con disabilità visiva.
Cos’è esattamente lo showdown? Il prof. Fossati ci ha spiegato che questo è un gioco per non vedenti, ipovedenti e vedenti. La regola più importante è quella di indossare una mascherina davanti agli occhi che impedisca il meccanismo riflesso di apertura delle palpebre nelle persone vedenti e ipovedenti. Lo showdown è un tavolo rettangolare con delle sponde, nel mezzo c’è una vetrata resistente, ha anche due reti ai lati opposti del tavolo che servono da porta. Si gioca con una pallina sonora (rumorosa), si usa una paletta per colpire la palla e difendere la propria porta. Inoltre viene indossato un guanto per ogni giocatore per proteggere la mano dai colpi della pallina. Lo scopo del gioco è arrivare a 11 punti, il punto si fa facendo entrare la palla dentro la rete dell’avversario.
Per farci capire le regole il professore ci ha fatto giocare a showdown. È stato molto difficile, ma anche molto divertente sia da vedere che da praticare. Ci vuole un assoluto silenzio mentre si svolge la partita perché si rischia di non sentire il suono della pallina e di perdere la concentrazione. Questa esperienza è stata molto bella e la rifaremo volentieri.