La procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per diciotto indagati nell’inchiesta sui presunti fallimenti pilotati di tipografie e stamperie che coinvolge imprenditori, professionisti e prestanome accusati, a vario titolo, di bancarotta fraudolenta, falso e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Udienza preliminare al via dal 26 marzo. Rischia il processo l’imprenditore Niccolò Donzelli, l’avvocato Vieri Romagnoli, difeso dal legale Gianluca Gambogi, e il commercialista Vincenzo Pilla, difeso da Luca Bisori. Sono state, invece, stralciate le posizioni di cinque indagati per i quali è stata chiesta l’archiviazione. Sono operai e tipografi, ex componenti del cda di Antiche Tipografie, che hanno dimostrato alla procura la propria estraneità alle decisioni aziendali divenute oggetto di indagine. L’inchiesta – svolta dalla Guardia di Finanza e diretta dal pm Christine Von Borries – è emersa nel 2022, con arresti e misure interdittive nei riguardi di professionisti e imprenditori. Commercialisti e avvocati avrebbero infatti costituito la "squadra di pronto intervento all’ultimo miglio": prima della dichiarazione di fallimento, i professionisti – anziché individuare soluzioni meno dannose per le societá – avrebbero suggerito soluzioni per nascondere gli stati di dissesto e salvare gli amministratori. Come? Con nomine di prestanome, con vari trucchi contabili atti a coprire distrazioni, alterazioni o distruzione dei valori economici e finanziari nelle scritture contabili.
P.M.