ROSSELLA CONTE
Cronaca

La stangata d’autunno è servita. Due su tre rinunciano a olio e frutta

Il rapporto Federconsumatori: ogni famiglia spenderà 45 euro in più. E si tagliano anche le cure dentistiche

Rincari per frutta e verdura

Rincari per frutta e verdura

Firenze, 18 settembre 2024 – Al rientro dalle vacanze - per chi se le è potute permettere - ad attendere le famiglie non c’è solo il caro scuola. Nonostante i costi dei beni energetici in discesa si prospetta, infatti, un autunno caldo sul fronte dei prezzi. La spesa complessiva aumenta specialmente a causa dei rincari nel settore alimentare (in cui non a caso tanti fiorentini continuano a operare tagli e rinunce). È quanto rileva un’indagine dell’Osservatorio Federconsumatori che ha calcolato l’importo della stangata autunnale. Nel dettaglio, le famiglie, dovranno far fronte a una stangata di 2.970,35 euro, +45,65 euro rispetto all’autunno 2023.

Le voci di spesa considerate in questo conto salato riguardano le bollette, le spese per il riscaldamento, per il materiale scolastico e per la salute (visto che molti rimandano al rientro dalle vacanze l’appuntamento con visite e accertamenti). Proprio in relazione alle spese per visite ed esami medici, Federconsumatori sottolinea come, drammaticamente, l’aumento dei costi (del +1,4%) si traduca in una progressiva rinuncia alle cure. A ciò si aggiungono i rincari sul fronte dell’alimentazione, che nell’autunno, faranno lievitare la spesa per tale voce a 1.629 euro. "Quello che notiamo è un generale impoverimento delle persone che per far quadrare i conti sono costrette a tagliare le spese alimentari o che riguardano la salute" sottolinea la presidente Federconsumatori Toscana Laura Grandi. Agli sportelli di Federconsumatori Toscana si sono rivolti tra giugno e agosto 157 fiorentini.

Di questi, il 77% ha dichiarato di aver eliminato dalla propria spesa molti alimenti. Ad esempio, il 94% degli utenti riferisce di aver diminuito il consumo di olio extra vergine e parmigiano reggiano, indicati come cibi da ‘ricchi’, il 49% di aver ridotto frutta e verdura. Invece, una fetta di fiorentini (il 69%) sta cercando di contenere le utenze di gas ed elettricità. Di questi, il 71% confessa di aver passato molto tempo nei centri commerciali per non accendere l’aria condizionata e sopravvivere comunque al gran caldo. "Ma la cosa più grave – riprende Grandi - è che il 72% dei fiorentini sta rinunciando alle cure mediche, soprattutto quelle dentistiche".

Se nel corso della storia gli italiani sono sempre stati un popolo di risparmiatori, dal 2023 non è più così. Secondo il report, nel 2019 il 43,6% dei fiorentini riusciva a mettere da parte almeno il 20% della busta paga mensile, nel 2023 la percentuale, per via dei rincari generalizzati, è scesa al 9,6%. Tra l’altro l’82% dichiara di avere attinto al conto in banca per fronteggiare l’aumento del costo della vita e il 45,5% di farlo "spesso". Alla domanda "avresti le risorse necessarie per far fronte ad un imprevisto di 1000 euro", il 72,3% ha risposto negativamente. "Purtroppo – conclude Grandi - se deve essere fatta una considerazione, si può dire semplicemente che non è una città per famiglie, mettendoci anche che il costo delle abitazioni oramai è folle sia in affitto che in vendita".