La stazione più comoda. Nuove panche promosse. Ma il caldo nella sala la trasforma in una serra

Finalmente 80 sedute dopo le proteste: c’è posto per tutti, vigilanza efficace. Complice la settimana vacanziera (per ora) treni puntuali e pochi viaggiatori. .

La stazione più comoda. Nuove panche promosse. Ma il caldo nella sala  la trasforma in una serra

Finalmente 80 sedute dopo le proteste: c’è posto per tutti, vigilanza efficace. Complice la settimana vacanziera (per ora) treni puntuali e pochi viaggiatori. .

FIRENZE

La stazione di Santa Maria Novella in questi giorni funziona quasi come un orologio, magari non proprio svizzero. Questa la percezione entrando nella rinnovata sala d’attesa con le 80 panchine ecologiche e riciclabili che richiamano in chiave moderna le sedute originali. Le poltroncine libere non mancano. E pensare che appena sei mesi fa, in un reportage di questo giornale, era emersa l’assenza di posti a sedere, a meno di non avere un biglietto per classi vip, tanto che i viaggiatori ordinari erano costretti a sedersi a terra, sulla propria valigia o nel bar. Sarà che i pendolari sono in ferie e per i turisti quella della nostra prova non è giornata di rientri, l’interno della stazione non è per niente affollato. E neanche un ritardo sui tabelloni, una precisione nipponica che contribuisce ad allentare la pressione.

E allora non rimane che provarle, queste sedute. Comode e larghe, anche troppo. In profondità evidentemente sono pensate per chi è alto, perché chi invece è basso deve scegliere se appoggiare la schiena o far ciondolare i piedi come i bambini. Un addetto controlla e chiede se ci sia bisogno di aiuto: bene, significa che c’è vigilanza.

La vera nota dolente della sala d’aspetto è il clima da serra tropicale: non c’è aria condizionata, si fatica a respirare, complici i 35 gradi pomeridiani. Bisogna andare nella hall principale per trovare un po’ di ventilazione naturale, ma qui sedute non ce ne sono, eccetto la panca alla base del totem. Chi ha il biglietto però può aspettare lungo i binari dove qualche panchina c’è (ma restano poche).

"La situazione è migliorata – nota una commerciante il cui negozio affaccia sulla sala d’aspetto – prima erano tutti a terra. Hanno messo le file delle sedie perpendicolari rispetto al tabellone, così si è costretti a stare girati per vederlo". Vero, ma si suppone per non ostacolare la via di fuga in caso di emergenza. Le nuove panchine attese così a lungo sono usate bene? "Solo la mattina prestissimo c’è qualche senzatetto che ci dorme, ma ci sono sempre guardie e polizia che controllano, già di prima mattina non se ne vede più uno", assicura un addetto alle pulizie. Stazione promossa, con riserva di valutazione agli esami invernali.

Carlo Casini