OLGA MUGNAINI
Cronaca

La stella di Bollani illumina il Maggio Musicale Fiorentino

Nella sua performance non c’è niente di programmato. Ogni concerto è un evento unico. E anche "Piano Solo" è uno...

Stefano Bollani torna al Maggio Musicale Fiorentino sabato alle 20,45 con «Piano Solo»

Stefano Bollani torna al Maggio Musicale Fiorentino sabato alle 20,45 con «Piano Solo»

Nella sua performance non c’è niente di programmato. Ogni concerto è un evento unico. E anche "Piano Solo" è uno spettacolo con un repertorio sempre sorprendente in cui il flusso musicale è governato dall’estro. Stefano Bollani torna al Maggio Musicale Fiorentino sabato alle 20.45 con l’esibizione "Piano solo", tappa della tournée partita lo scorso febbraio nei principali teatri di tutta Italia. Come è ormai consuetudine quando sale sul palco, ogni occasione promette di essere un evento unico. Uno spettacolo che ‘rinasce’ ogni sera, con un repertorio inaspettato.

Seduto al pianoforte, Bollani crea sempre qualcosa di inedito alternandosi fra diversi generi ed epoche, passando dalla musica classica al jazz fino ai ritmi sudamericani, da Poulenc a Lucio Dalla, sfiorando la musica di Frank Zappa, in un pittoresco gioco musicale tra improvvisazione e creatività. Con un unico punto fermo: la grande chimica con il suo pubblico, che ogni volta è chiamato a ‘comporre’ insieme all’artista il programma della serata con le proprie imprevedibili richieste.

Stefano Bollani ha esordito sul palcoscenico del Maggio quasi 15 anni fa, nel dicembre del 2011 e, da allora, ha calcato il palco del Teatro fiorentino in altre cinque diverse occasioni, fino al suo ultimo concerto, tenuto nella primavera del 2017.

Dopo il diploma di conservatorio conseguito a Firenze nel 1993 sotto la guida del maestro Antonio Caggiula e una breve esperienza come turnista nel mondo della musica pop, si afferma nel variegato mondo del jazz, salendo su alcuni dei palchi più prestigiosi del mondo: Umbria Jazz, il Montreal Festival, la Town Hall di New York, La Fenice di Venezia, fino alla Teatro alla Scala di Milano, lavorando con musicisti quali Richard Galliano, Phil Woods, Lee Konitz e Chick Corea. Collabora con orchestre sinfoniche come la Gewandhaus di Lipsia, la Filarmonica della Scala di Milano e l’Orchestre National de Paris. Tra i direttori con i quali ha lavorato ci sono Zubin Mehta, Riccardo Chailly, Daniel Harding e Antonio Pappano.

Ha un forte legame con il Brasile e ha registrato due dischi a Rio de Janeiro (Carioca, 2007, e Que bom, 2018) suonando con molti artisti brasiliani tra cui Hamilton de Holanda, Caetano Veloso e Chico Buarque. Ha scritto diversi libri (tra cui il romanzo La sindrome di Brontolo) e ideato spettacoli teatrali come Primo Pianocon la Banda Osiris o La regina dada, scritto e interpretato insieme a sua moglie Valentina Cenni.

Olga Mugnaini