LISA CIARDI
Cronaca

La storia di Sandra e Pasquale: "Noi con un pasto in due e senza casa"

Entrambi nati in zona, ora vivono in un casolare abbandonato dove l’uomo è stato aggredito violentemente

La storia di Sandra e Pasquale: "Noi con un pasto in due e senza casa"

Sandra Cioni 47 anni di Lastra e Pasquale Termini, 40 anni di Signa dividono un solo pasto e vivono in un casolare

Signa (Firenze), 22 settembre 2024 – Sono senza casa, senza lavoro, con un solo pasto al giorno da dividere in due. E la notte scorsa sono stati vittime di un’aggressione nel casolare abbandonato in cui vivono. È una storia di difficoltà estrema quella che coinvolge una coppia di quarantenni: Sandra Cioni, 47 anni, di Lastra a Signa, e Pasquale Termini, 40 anni, di Signa. Entrambi sono nati e risiedono in zona, ma dicono di non poter contare su nessuno.

Così, nonostante vari tentativi di ripartire, sono finiti a dormire in un casolare abbandonato di Signa, senza acqua, né luce e, ora che si avvicina la stagione fredda, riscaldamento. Hanno contattato il nostro giornale giovedì proprio per lanciare un disperato appello, ma la notte successiva la situazione è ulteriormente precipitata: nel casolare diroccato in cui dormono, Pasquale è stato aggredito da un altro occupante, che lo ha ferito gravemente alla testa colpendolo con un oggetto appuntito.

Ecco, fra venerdì e sabato, il ricovero in ospedale. "Siamo in una situazione terribile – raccontano i due – e non riusciamo a ripartire, anzi ogni giorno è peggiore del precedente. Non abbiamo soldi, né un lavoro, né un vero tetto, né un bagno dove lavarci". I due possono contare solo su un pasto al giorno, garantito alla donna dai servizi sociali di Lastra a Signa. "Non facciamo colazione e non ceniamo – raccontano -. Partiamo a metà mattina a piedi dal casolare e raggiungiamo la fermata del bus per poi andare a Lastra a Signa. Ci dividiamo un unico pasto e torniamo indietro, per poi aspettare il giorno successivo senza mangiare altro. Chiediamo un aiuto per nutrirci, lavarci, avere una stanza e soprattutto un lavoro".

"La persona è seguita dai servizi sociali che le hanno già dato delle risposte di cui sta usufruendo – spiegano dall’amministrazione comunale di Lastra a Signa in merito alla donna -. Altre risposte le erano state proposte ma ha ritenuto di non accettarle. Farà domanda di una casa popolare ed è già stata informata sul percorso e procedure da intraprendere". "L’uomo non risulta al momento seguito dai servizi sociali – spiegano dal Comune di Signa – ma ci attiveremo subito per chiarire i fatti e per intervenire". Di certo, una soluzione diversa da quella attuale dovrà essere trovata. Anche perché c’è il serio rischio che la tragedia, già sfiorata in questi giorni, diventi realtà.