
La storia Un libro, una dedica Il messaggio in bottiglia è social
di Sandra Nistri
Che giri fanno due vite ma anche, a volte, certe dediche. L’accenno alla hit sanremese di Marco Mengoni è congeniale per una piccola storia raccontata nei giorni scorsi sui social, prima sul seguitissimo gruppo Facebook Woman in Charge Firenze che raccoglie migliaia di iscritte e poi su gruppi dedicati a Sesto Fiorentino, dall’assessore sestese alla Politiche sociali Camilla Sanquerin. Una storia nata su una dedica, appunto, vergata in corsivo con bella grafia il lontano 8 maggio 1972 sulla edizione de "Il giro del mondo in 80 giorni" di Jules Verne da "zio Aroldo" per la nipote e che recita, testualmente, "Alla cara Stefania nel giorno del suo settimo compleanno". "Ci siamo imbattuti per caso in questa dedica – racconta Sanquerin - che si trovava su un libro ricevuto come premio da mio figlio durante una iniziativa della Pieve di San Martino.
Rimettendo a posto i libri a casa ci siamo accorti della scritta ed è nata la curiosità di sapere a chi il libro fosse stato regalato per poterglielo eventualmente restituire. In verità mi sono decisa a lanciare l’appello sui social per la ricerca della destinataria della dedica visto il nome particolare dello zio. Se fosse stato un nome più comune magari la ricerca sarebbe stata più difficile".
Alla fine l’appello ha avuto successo e, attraverso il passaparola social, in particolare su gruppi sestesi, Stefania è stata rintracciata: "In realtà – spiega Sanquerin – il libro non aveva fatto molta strada perché la destinataria abita ancora e lavora a Sesto e mi è stata segnalata da alcune persone tra l’altro del quartiere di Colonnata.
L’ho contattata e mi ha detto che non sapeva come il libro fosse finito alla Pieve, magari per una semplice donazione fatta dalla famiglia che potrebbe avere regalato i libri adatti ai bambini o, forse, per altre strade. Ho saputo anche che zio Aroldo, anche se molto anziano, è ancora vivo". Alla fine dalla telefonata, tra l’altro, è nato anche un compromesso che metterà d’accordo tutti: "Ho chiesto a Stefania se le avrebbe fatto piacere riavere il volume – prosegue infatti l’assessore – e lei mi ha detto di sì ma che potrò farlo dopo che mio figlio avrà finito di leggere il libro e così faremo". Fra l’altro la dedica presenta anche un ‘errore di calcolo’ da parte di zio Aroldo: la piccola Stefania, all’epoca, infatti non era nata l’8 maggio 1965 ma esattamente un anno prima e dunque, nel 1972, compiva otto anni.