AnticoRingrazio il signor Alberto Malevolti, che del nostro giornale è lettore affezionato, per avermi lanciato una bella sfida: "La prego di darmi una spiegazione sull’origine di via delle Brache, perché si chiama così?". Caro signor Malevolti, le confesso candidamente che questa è una delle denominazioni dall’origine più incerta, almeno che io sappia. Via delle Brache è compresa fra piazza dei Peruzzi e via dei Neri, a due passi da Santa Croce. E su questo almeno non vi sono dubbi. Battute a parte, si tratta di uno di quei nomi che potrebbero aver tratto origine dal tipo di attività che in quella strada si svolgeva anticamente, dal momento che non si trova traccia, nella storia di Firenze, di famiglie o singoli individui che si siano fatti conoscere per quel cognome o magari per quel soprannome. Ascoltando voci della tradizione cittadina che ancora oggi si tramandano (molti anche gli insigni autori di libri su questi argomenti), è ricorrente l’ipotesi che in quella via, piuttosto stretta e quasi simile a un vicolo se non proprio a un ancor più ridotto “chiasso“ (che abbiamo esaminato la scorsa settimana), si lavorasse per produrre mutandoni, calzoni, brache insomma. Non appare dunque insensata la teoria secondo la quale nei tempi antichi le donne stessero sedute fuori dalle loro abitazioni, protette dal sole e dal vento grazie ai muri alti degli edifici, per cucire, rammendare, confezionare quel particolare tipo di abbigliamento. E durante la lavorazione non se ne stavano certo in silenzio, giustamente: trascorrevano il tempo scambiandosi un po’ di pettegolezzi, finché quel loro parlare, quel discorrere, quel conversare di tutto un po’, associato all’attività lavorativa che esse svolgevano, finì per diventare appunto "tutto un bracare". Da qui, dunque, il nome della strada. Con beneficio dell’inventario, sia chiaro. Ricordiamo la rubrica video “Firenze Antica“ sui nostri canali social.
CronacaLa strada dov’era tutto un ’bracare’