OLGA MUGNAINI
Cronaca

La strage di Ustica in scena. Sandrelli in "abito chiaro"

Stasera al Teatro delle Laudi nell’ambito della rassegna "Risveglio di Comunità"

I misteri della Strage di Ustica restano ancorati in fondo al mare, anche se brandelli di verità continuano a venire a galla. La ferita è viva nel Paese, ma chi proprio non dimentica è l’Associazione dei parenti delle vittime, che ha commissionato lo spettacolo in scena stasera alle 21 al Teatro delle Laudi, dal titolo "Un abito chiaro", nell’ambito della rassegna "Risveglio di Comunità" 2023, che fino alla fine di novembre presenta un denso calendario di appuntamenti.

"Un abito chiaro" arriva a 43 anni dalla strage che costò la vita a ottantuno persone, ha come protagonisti Massimo Salvianti, Amanda Sandrelli e le musiche di Rita Marcotulli, con un testo vincitore della XVII edizione Premio Matteotti (2021) indetto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Sezione opere letterarie e teatrali.

"Le immagini degli effetti personali provenienti dai bagagli delle vittime della Strage di Ustica ripescati nel mar Tirreno permettono a noi tutti di interrogarci sul senso delle cose materiali - si spiega -, sul nostro vivere quotidiano e di confrontarsi proprio con questi frammenti, facendo emergere sentimenti profondi, affetti e la voglia di combattere ancora, per conoscere chi ha fatto scempio di tante vite innocenti". Amanda Sandrelli ripropone in scena domande strazianti che riaprono la vergogna di Ustica,m a anche di Portella della Ginestra, la Strage della Stazione di Bologna, che sono solo alcuni esempi di stragi nella storia del nostro paese, in cui omissioni e depistaggi ci hanno vietato la verità, l’individuazione dei responsabili, dei mandanti occulti e palesi, lasciando senza risposta quelle domande che rimangono aperte, e pesano come macigni sul nostro vivere civile, su tutta la nostra comunità nazionale, sul futuro dei nostri giovani. "’Un abito chiaro’ è uno sfogo - aggiunge l’autore Massimo Salvianti -, un accavallarsi di pensieri, domande tante e risposte pochissime, in prosa e in musica, in immagini, in secondi sospesi, in battere e in levare". Info Arca Azzurra: 055.8290137 o 055.8228422; email: [email protected], www.arca-azzurra.it.