Ma la notte sì. Ci si può divertire senza trasformare piazze e vie in una corrida senza regole. Torna la squadra di prevenzione e primo intervento per tenere sotto controllo la movida. Con gli steward nelle zone più calde della nightlife fiorentina: un esperienza che lo scorso anno ha funzionato bene, nel tentativo di conciliare le necessità dei residenti, il bisogno di decoro, la salute collettiva e la voglia di divertimento.
Ad annunciare il ritorno degli angeli della notte è il sindaco Dario Nardella, insieme all’assessora alla sicurezza urbana Benedetta Albanese e al comandante della polizia municipale Francesco Passaretti.
La squadra dei 24 steward sarà operativa già stasera, tutti i venerdì e i sabato dalle 22 alle 2 di notte, per 34 serate complessive, coordinata dalla polizia municipale e in stretta collaborazione con le forze dell’ordine.
Gli operatori saranno suddivisi prevalentemente nelle zone di Santo Spirito, Santa Croce, Sant’Ambrogio e piazza della Repubblica. Ma il piano è modulabile, se la movida affollerà altri luoghi, gli steward si sposteranno.
"Mettiamo in campo il piano che ha funzionato nella gestione della movida nell’estate scorsa", spiega Nardella. Un piano integralmente finanziato da Palazzo Vecchio (81mila euro) con personale qualificato, addestrato "prevenire situazioni di disturbo delle persone che frequentano le piazze della movida", dice il sindaco.
Il progetto andrà avanti tutta l’estate e si allungherà anche in autunno "per seguire il fenomeno" e "rappresenta un elemento di controllo del territorio e di rassicurazione della comunità fondamentale anche grazie al collegamento costante che questi professionisti avranno con la polizia municipale e al coordinamento delle forze dell’ordine". L’auspicio del sindaco è che tutti possano vivere "con tranquillità l’estate, com’è successo in gran parte l’estate scorsa, conciliando il diritto al divertimento con il diritto alla quiete".
Cosa importante: non si tratta di un servizio privato, scollegato dalla rete. "Gli steward non sostituiscono le forze dell’ordine – aggiunge l’assessora Albanese – Ma lavoreranno in collaborazione in un più ampio disegno di sicurezza partecipata, e saranno loro di supporto. Sono un moltiplicatore di presenza e di occhi sulla città e serviranno nelle zone più critiche della vita notturna. La caratteristica di questo servizio sarà la flessibilità: può infatti essere modulato in base alle esigenze". Questo è il modo con cui il Comune vuole affrontare il tema della malamovida: "in modo dinamico, seguendo i bisogni del territorio".
Se può avere un difetto il servizio, sta nell’orario: vero che la folla inoltrandosi nella notte più fonda si assottiglia, ma le situazioni peggiori si verificano proprio in quegli orari quando l’alcol è già scorso a fiumi e ha già fatto effetto.
"Si tratta di un progetto di sicurezza integrata – spiega il comandante dei vigili Passaretti – Saranno impegnate in sinergia tutte le forze di polizia presenti sul territorio con la collaborazione preziosa degli steward . Il nostro ruolo sarà quello di fare in modo che i fenomeni di aggregazione giovanile e sociale si svolgano nel rispetto delle regole con particolare attenzione al decoro della città".
Le zone al momento sotto controllo: in Sant’Ambrogio (oltre alla piazza, borgo la Croce, via Pietrapiana, piazza dei Ciompi, piazza Ghiberti, piazza Annigoni); in Santa Croce (oltre alla piazza, via dei Benci, via Verdi, borgo Pinti, piazza Salvemini); nell’area di piazza della Repubblica (oltre alla piazza, via Pellicceria, piazza Strozzi) e nell’area di piazza Santo Spirito (oltre alla piazza, via sant’Agostino).
Ilaria Ulivelli