Le gallerie per la costruzione della Tav passeranno sotto ai bastioni Cavaniglia e Rastriglia della Fortezza. È scritto sulle carte progettuali della maxi opera che tanto fa discutere e divide la città di Firenze. E dopo il problema crepe (anche se di bassissima entità) delle scorse settimane, per cercare di evitare nuovi problemi durante gli scavi della talpa e ’proteggere’ uno dei luoghi storici della città, sono ai blocchi di partenza i lavori di consolidamento e compensation grouting (una tecnica di iniezione per recupero o controllo in corso d’opera di cedimenti di manufatti e di edifici) delle fondamenta dei due bastioni.
Il cantiere, gestito da Rfi (Rete ferroviaria italiana), è già stato installato da alcuni mesi e i lavori principali sono in fase di avvio. Durata prevista degli interventi: circa due anni. Mentre le aree localizzate, al fine di consolidare i due bastioni, dove verranno istituite le aree di lavoro sono quattro: due per ogni bastione, in modo da consolidare il terreno di fondazione. Ad eccezione dell’area tre, che si trova oltre viale Strozzi, le restanti aree sono state individuate nelle zone verdi che circondano la Fortezza. Precisamente: l’area uno è all’interno nel Giardino della Fortezza al lato est del bastione Cavaniglia; l’area due è all’interno del fosso che circonda la cinta muraria della Fortezza da Basso; l’area tre è nel parcheggio oltre viale Filippo Strozzi dal lato sud del bastione Rastriglia; l’area quattro è accanto a quest’ultima zona di sosta, dove attualmente si trova la fermata del bus, dal lato nord del bastione Rastriglia.
Si tratta certamente di un intervento invasivo, una ’chirurgia’ edile per la quale Rfi ha predisposto un pre e un post trattamento. Le fasi di cantierizzazione sono infatti state studiate in modo da ridurre al minimo l’interferenza delle strutture con lo stato dei luoghi. "Le quattro aree di cantiere – si legge nel progetto – sono destinate sia agli interventi di consolidamento preventivo, sia agli interventi di compensation grouting, previsti successivamente al passaggio della fresa". Inoltre, a delimitare l’area sono state installate pannellature fonoassorbenti su barriere new jersey di cinque metri di altezza e ponteggi rivestiti con serigrafie su teli.
Ma come saranno svolti questi lavori? In primis sarà realizzata la trincea per posizionare la sonda di perforazione ad una profondità di circa due metri e, successivamente, realizzato un muro di contenimento per la perforazione dal quale partiranno verso il bastione circa 37 canne per il consolidamento. Una volta installato il macchinario per le perforazioni, inizieranno le iniezioni per il consolidamento, prima che la fresa raggiunga i pressi dell’area.
Quando Iris sarà nei pressi della Fortezza, il macchinario potrà essere riattivato in qualsiasi momento per compensare possibili spostamenti o cedimenti. Questa fase è chiamata mitigazione.
Nella seconda area, la macchina per la perforazione si trova all’interno di una trincea con piano ribassato di 75 centimetri circa, per poi realizzare un muro di contenimento per la perforazione, dal quale partiranno verso il bastione circa 17 canne per il consolidamento. Stesso iter anche per le altre zone, e per tutti e quattro gli interventi le perforazioni saranno teleguidate in modo da garantire la corretta intercettazione del punto stabilito e realizzare l’intervento mantenendo un’elevata precisione all’allineamento previsto.
Terminato il passaggio della fresa e verificata la stabilità, si procederà allo smantellamento del macchinario delle perforazioni e al ripristino dell’area verde come allo stato dei luoghi in origine.
P.M.