OLGA MUGNAINI
Cronaca

La Toscana e la sua storia. Regione e Comuni celebrano Pietro Leopoldo

Un bando da 300mila euro per convegni e iniziative sull’Asburgo-Lorena. L’occasione è rappresentata dai 260 anni dell’insediamento del Granduca.

Un ritratto di Pietro Leopoldo, figlio dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria

Un ritratto di Pietro Leopoldo, figlio dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria

Era il 18 agosto del 1765 quando Pietro Leopoldo di Asburgo-Lorena, alla morte del padre Francesco Stefano, divenne granduca di Toscana. Con lui inizia una grande avventura che durerà un quarto di secolo, che porterà il Granducato a diventare un laboratorio di innovazione e modernità, oltre che uno degli Stati più “civili“ d’Europa. Pietro Leopoldo, infatti, non solo avviò un vasto programma di riforme economiche che cambiò radicalmente il volto della Toscana, ma nel campo del diritto fu anche il primo al mondo ad abolire la pena di morte nel suo Regno.

Quest’anno, per festeggiare i 260 anni dall’insediamento al trono di Pietro Leopoldo, la Regione ha previsto un articolato programma di iniziative, con convegni e manifestazioni nei vari comuni toscani. Per promuovere le occasioni di studio e divulgazione, ci sarà anche un bando che la Regione si appresta ad approvare e varare in tempi brevi, per mettere a disposizione dei comuni 300 mila euro, proprio per l’organizzazione di eventi che celebrino la figura di Pietro Leopoldo.

Ad annunciare l’impegno economico è stato ieri lo stesso presidente della Regione Eugenio Giani. "Il bando da 300 mila euro per l’organizzazione di eventi – ha spiegato Giani – contiamo di approvarlo nel giro di una o due settimane. Un bando per risvegliare l’attenzione su tutto quanto riuscì a fare Pietro Leopoldo, tant’è che in più campi troviamo ancora oggi testimonianza della sua opera che si fonda sul motto ‘conoscere per governare’. Il Granduca infatti, attraverso la conoscenza diretta dei territori, ne tocca con mano necessità e bisogni e nei sui 25 anni di governo cambierà il volto alla Toscana garantendole un vero e proprio salto di qualità. Vorrei inoltre ricordare che ricorrono anche i 250 anni di una delle sue riforme più importanti, quella che cioè riorganizza il territorio toscano portandolo da 1000 popoli a circa 300 comunità, riforma attualissima perché ricalca quella che è l’organizzazione attuale degli enti locali".

Le risorse del bando, come ha ricordato il presidente, potranno essere utilizzate direttamente dai comuni oppure da istituzioni e associazioni che riceveranno il patrocinio dei comuni stessi. Il presidente Giani ha poi sottolineato che, nell’ambito delle celebrazioni, nel 2025 saranno organizzati tre convegni. Il primo riguarderà la riforma degli enti locali, "dato che Pietro Leopoldo è colui che trasformò la Toscana nelle circa 300 comunità che saranno le stesse che diventeranno i Comuni attuali. Cercheremo di coinvolgere vari soggetti tra i quali certamente Anci".

Il secondo bando sarà dedicato al tema delle infrastrutture e al governo del territorio, con i progetti realizzati dal Granduca. Ed infine il terzo, concentrato sulle riforme e l’attualità: tratteremo della riforma penale, con l’abolizione della pene di morte, di quella sanitaria, delineando all’epoca quello che sarà il volto della sanità moderna, e di quella della pubblica istruzione, "con l’introduzione di tecniche didattiche che stanno ancora alla base del sistema moderno".