IRENE PUCCIONI
Cronaca

La Toscana martoriata. Empoli ostaggio dell’Arno. E Valdisieve in ginocchio

Gravi danni e situazioni critiche in tutto il Valdarno inferiore, è ancora allerta. I problemi non risparmiano la viabilità principale: Fi-Pi-Li chiusa a Vicarello.

Passata la grande paura, resta l’allarme. Tanto che in Toscana la Regione ha emesso allerta rossa "per rischio idraulico del reticolo principale per tutta la giornata su Valdarno Inferiore, Arno Costa, Bisenzio e Ombrone Pistoiese". Allerta arancione, invece, sempre per rischio idraulico e sempre per tutto il giorno su Mugello, Alto Mugello, Firenze e Valdarno Superiore. Allerta gialla nel resto della regione per rischio idrogeologico. Oggi invece allerta arancione per rischio idraulico su Valdarno Inferiore, Costa, Bisenzio e Ombrone Pistoiese; allerta gialla su Mugello, Firenze, Valdarno Superiore fino alle 14.

Oggi il governatore Eugenio Giani incontra il capo della Protezione civile Fabio Ciciliano.

Dopo la grande paura per la piena dell’Arno, ieri è stata un’altra giornata durissima per il territorio dell’Empolese. Da Empoli a Fucecchio passando per Montelupo Fiorentino, Vinci, Capraia e Limite e Cerreto Guidi persistevano ancora numerosi allagamenti e strade interrotte, persone sfollate e zone isolate. È il caso del quartiere di Ponzano a Empoli, dove l’acqua del torrente Orme, a causa della rottura di una parte dell’argine, ha invaso strade, garage e seminterrati.

In mattinata c’è stato il sopralluogo del presidente Giani e della sindaca metropolitana Sara Funaro. "Dopo lo svuotamento dalle strade, attivate 40 squadre di protezione civile per togliere tutta l’acqua dai garage", ha detto il sindaco Alessio Mantellassi. A Fucecchio restano fuori casa 120 persone in abitazioni a rischio allagamento. La maggior parte ha scelto di farsi ospitare da parenti e amici; 12 invece sono state accolte da strutture turistico-ricettive, mentre sono stati 6 i disabili ai quali è stata messa a disposizione una sistemazione, di cui 4 portati all’ospedale San Pietro Igneo. Il Consorzio di bonifica in serata ha riparato l’argine ma intanto l’acqua si è riversata nei campi e ha contribuito a saturare il sistema idrico di Ponzano, già sotto pressione a causa delle forti piogge e della chiusura delle cataratte del sistema fognario necessaria per bloccare l’Arno in piena. La frazione è allagata: chiuse alcune strade, ma non ci sono feriti.

Problemi sulla Fi-Pi-Li, ieri chiusa all’altezza di Vicarello.

La Valdisieve è tra le zone più colpite. L’ ha confermato anche l’assessora regionale all’Ambiente Monia Monni, che ieri ha fatto un giro nelle zone alluvionate: "Una situazione di allerta. La Valdisieve è la zona più colpita". Campi sportivi sotto il fango, scuole inagibili, centinaia le persone che hanno passato la notte fra venerdì e sabato lontano dalle loro case allagate, ospiti da amici e parenti o nelle strutture adibite dai Comuni: 89 a Pontassieve, 77 a San Francesco, 36 a Rufina. Ieri sono tutti tornati nei loro appartamenti per salvare il salvabile e ripulire: "Tutto da buttare, è una tragedia", dicono in molti, soprattutto quelli che vivono in riva alla Sieve, solitamente piacevole compagna quotidiana, che si sono visti invadere la loro comfort-zone da un momento all’altro.

Irene PuccioniTeresa Scarcella