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Antonio Mazzeo
Antonio Mazzeo*
FIRENZE
Un altro anno di “Cronisti in classe”. Come Consiglio regionale in collaborazione con l’Ufficio Scolastico regionale ci siamo impegnati a sostenere con convinzione questo bel progetto di QN La Nazione, che coinvolge le nuove generazioni. E quando parliamo delle giovani generazioni, delle ragazze e dei ragazzi, parliamo del nostro futuro.
La scuola è sinonimo di speranza e fra quei banchi c’è bisogno di un confronto che metta al centro ragazze e ragazzi e il loro futuro, la loro capacità di integrarsi nel mondo del lavoro e nella comunità civile. Proporre un progetto di educazione civica attraverso la promozione della lettura del quotidiano significa rendere i nostri figli cittadini partecipi e trasmettere loro la cultura dell’informazione. Allo stesso tempo si fornisce un’occasione interessante ai docenti per stimolare il dibattito su temi che a scuola difficilmente si riesce a portare all’attenzione delle ragazze e dei ragazzi.
Temi come lo sviluppo sostenibile, la cittadinanza digitale i diritti di una società aperta e inclusiva, aiutano a leggere il presente e a traguardare un futuro migliore. Tutto alla luce del faro che è rappresentato dalla Costituzione e dai suoi valori su cui si poggia la nostra democrazia e la nostra libertà. L’impegno del Consiglio Regionale della Toscana guarda al futuro e molto a queste tematiche. Con il progetto Toscana 2050 vogliamo aprire prospettive verso quello che saremo fra 25 anni. Sia in termini di ambiente e sostenibilità, sia di sviluppo delle possibilità tecnologiche, ma con ben saldi i nostri valori scritti nella Carta costituzionale. Disegnare la Toscana del 2050 insieme a chi ne sarà protagonista (i ragazzi di oggi che saranno i cittadini e la classe dirigente di domani) è una bella sfida da cogliere.
Non solo. Fin dal 2001 il Consiglio regionale della Toscana ha approvato una legge per celebrare, il 30 novembre, la Festa della Regione Toscana, festa che vuole essere un omaggio a tutti coloro i quali si riconoscono nei valori della pace, della giustizia e della libertà e per ricordare il giorno in cui ricorre l’anniversario della riforma penale con la quale nel 1786 il granduca di Toscana Pietro Leopoldo abolì la pena di morte, primo stato al mondo ad adottare un simile provvedimento. Come in quell’occasione e in tante altre la Toscana si è distinta come terra di genio e di innovazione. Due parole chiave da condividere e su cui riflettere.
Auguro a tutte le ragazze e i ragazzi che accompagnati dai loro docenti parteciperanno al Campionato di arricchire con questa esperienza la loro formazione e la lora crescita per essere cittadine e cittadini consapevoli e capaci di costruire un futuro migliore.
* Presidente del Consiglio
regionale della Toscana