Per la prima volta "La traviata" arriva a Firenze in versione immersiva e semiscenica prodotta da Opera Laboratori, Sillabe Editore, Modigliani Produzioni e Crossmedia. Il tutto alla Cattedrale dell’Immagine di Firenze: si potrà vedere l’opera ogni giovedì dalle ore 19.30 alle 21.30, dal 4 aprile al 26 settembre. Toccherà al narratore Paolo Noseda accompagnare il pubblico – sia in italiano che in inglese – nella storia d’amore più struggente di tutti i tempi e in un’opera che è la più rappresentata al mondo. La musica, con le sue arie più famose, si intreccerà per questo evento unico nel suo genere con le videoinstallazioni appositamente create da Crossmedia e proiettate nella Cattedrale. L’allestimento scenico e la regia sono a cura di Nicola Fanucchi, la direzione artistica è affidata a Mario Menicagli. Per info e prenotazioni è possibile contattare il numero 055 2989888. La trama è nota ma è sempre un’emozione poterla rivivere. Centrale è l’amore di Violetta, la protagonista, ispirata alla nota cortigiana Marie Duplessis, realmente esistita: un sentimento che non chiede nulla in cambio, è passione, rinuncia, sacrificio.
"Amami Alfredo" canta Violetta, e più che una richiesta è uno sfogo a quell’amore che la consuma ma che la tiene in vita. L’opera narra la storia della cortigiana Violetta, dapprima presentata come una donna dissoluta che conduce fieramente una vita libera da ogni legame, ma che viene sopraffatta, contro le sue stesse aspettative, dall’amore di Alfredo, giovane di buona famiglia che l’avverte di prendersi cura della propria salute, poiché la vita a cui è dedita l’ha portata a contrarre la tisi. Violetta rinuncia alla posizione di cui godeva in società e alla propria indipendenza, lasciando Parigi per ritirarsi con Alfredo a vivere in campagna. Il padre di lui, tuttavia, la raggiunge per chiederle di porre fine alla relazione con suo figlio, che sta compromettendo l’onore della sua famiglia, impedendo alla sorella di Alfredo di prendere marito. Alfredo, ignaro del motivo dell’allontanamento della sua amata, scopre la verità solo quando ormai è troppo tardi e Violetta, consumata dalla tisi, muore tra le sue braccia.
Niccolò Gramigni