La Valdisieve si ribella, domani parte la nuova lettera alla Regione

I sindaci della Valdisieve chiedono intervento urgente per i continui disservizi dei treni. La situazione è grave e compromette la vita dei cittadini.

La Valdisieve si ribella, domani parte la nuova lettera alla Regione

La Valdisieve si ribella, domani parte la nuova lettera alla Regione

La situazione dei treni in Valdisieve è ormai ingestibile. Domani i sindaci dell’Unione dei Comuni scriveranno una nuova lettera, dopo aver sottoscritto quella dei sindaci del Mugello, all’assessore regionale affinché adotti ogni strumento in suo possesso per richiamare il gestore ai suoi doveri. "Siamo di fronte all’ennesimo episodio di treni cancellati e ritardi sostanziosi - dice il sindaco di Pontassieve, Carlo Boni -. Questi eventi (il blocco della circolazione di venerdì ndr) sono di una estrema gravità e vanno ad infuocare il clima fra i pendolari di questa valle, già stremati dalle condizioni quotidiane del servizio. Una tale inefficienza del trasporto pubblico su ferro vanifica ogni nostro tentativo di promuovere la mobilità sostenibile coi mezzi pubblici nonché le nostre politiche per assicurare una buona qualità della vita alle cittadine e cittadini". "I disservizi sono diventati ormai intollerabili - dice il sindaco di Rufina, Daniele Venturi-. Dovremo fare ancora pressione sulla Regione che è titolare del contratto di servizio, affinché questa si faccia sentire con Trenitalia. È impensabileche tutti i disagi che ci sono sulla rete, anche quella di Firenze, vadano a ricadere sul nostro territorio". "Nella giornata in questione si sono anche verificati inaccettabili problemi di comunicazione -sottolinea il sindaco di Pelago Nicola Povoleri-. I nostri cittadini si sono trovati abbandonati per troppo tempo".

"Martedì si discuterà in consiglio regionale una mia interrogazione rivolta all’assessore Baccelli - annuncia il consigliere regionale FdI Elisa Tozzi- per capire cosa intende fare la Regione sulle linee lente delle ferrovie. È chiaro comunque che quanto accaduto in questi giorni non è più tollerabile".

Leonardo Bartoletti