di Fabrizio MorviducciFIRENZEBentornato Presidente. Scandicci è pronta a salutare il ritorno di Sergio Mattarella. Il capo dello Stato arriverà in città giovedì prossimo intorno alle 11 per la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico della scuola superiore di Magistratura. Ad accoglierlo ci saranno la presidente della scuola, Silvana Sciarra, le sindache di Firenze e Scandicci, Sara Funaro e Claudia Sereni. È prevista anche l’esibizione di un quartetto d’archi del Maggio Musicale. Il presidente arriverà in mattinata, per la cerimonia.
Il corteo presidenziale sarà preso dalla scorta probabilmente all’ingresso della città per poi percorrere le poche centinaia di metri che separano la via Pisana dalla villa di Castelpulci. Con il presidente Mattarella ci dovrebbe essere anche il guardasigilli Nordio. Quella di Scandicci è stata la prima sede della Scuola. Inaugurata nel 2012 dopo un lungo restauro della storica villa che da manicomio ospitò gli ultimi giorni di Dino Campana. Dal 2023, è stata aperta anche la sede di Napoli, nella struttura di Castel Capuano. Il presidente della Repubblica è molto attaccato a Scandicci; negli anni è sempre venuto per le inaugurazioni alla scuola.
Da ricordare il passaggio in tram del 2015, quando il capo dello Stato arrivò a Santa Maria Novella con un treno ad alta velocità e poi trovò un vagone presidenziale della tramvia ad aspettarlo per andare a Scandicci (nella foto). In altre occasioni Sergio Mattarella ebbe modo di pronunciarsi anche sul recupero dell’antica Badia di Settimo, visto che la scuola di Magistratura voleva acquisire la parte privata per trasformarla in una foresteria da dedicare all’accoglienza dei magistrati in tirocinio che a Scandicci vengono per frequentare i corsi. L’arrivo del presidente Mattarella impone comunque alla città una pianificazione dell’accoglienza per quanto riguarda la sicurezza in collaborazione con la prefettura e le forze dell’ordine.
Vedremo se lungo il percorso dall’ingresso della città alla villa, si formeranno capannelli di cittadini con l’intento di salutare il Presidente, che potrebbe decidere come in altre occasioni di fermarsi per rapido bagno di folla. Attraverso i corsi, la scuola forma i magistrati in tirocinio e provvede alla formazione obbligatoria dei magistrati in assegnazione su temi fondamentali come la deontologia e la professionalità.
Uno dei corsi più replicati è quello sull’etica professionale del magistrato. Una attività formativa preziosa che sollecita il dibattito su temi sempre attuali, poiché comporta una riflessione sulle modalità attraverso le quali il ruolo e la funzione del magistrato, come delineati nella Costituzione, devono trovare concreta espressione nella società. La Villa di Castelpulci per l’attività di formazione giudiziaria realizza, ad un tempo, due obiettivi da tempo perseguiti dal ministero: l’individuazione di una "casa" stabile per lo svolgimento di questa attività assai delicata e l’avvio dell’operatività di un ente competente in via esclusiva per l’attività stessa di formazione.
Fabrizio Morviducci