Sulle energie rinnovabili dobbiamo abbassare i toni e discutere nel merito. Se un luogo non va bene, quali alternative possiamo trovare? Perché la strada delle rinnovabili è imprescindibile, a meno che non si voglia tornare a parlare di nucleare. E questo Legambiente non lo farà mai.
A prendere posizione sul dibattito che sta dividendo anche la Toscana fra favorevoli e contrari alla collocazione degli impianti eolici e fotovoltaici è il presidente regionale di Legambiente, Fausto Ferruzza.
Presidente, come mai tante polemiche?
"Quando si parla in astratto nessuno è contrario alle rinnovabili, ma quando le caliamo sui territori nascono i problemi. Credo che ci si debba sedere a un tavolo per trovare insieme una strada, tenendo presente che il vero rischio è un altro".
Quale?
"Il ritorno del nucleare che si sta prospettando a livello nazionale e che noi non vogliamo. Gli scienziati ci dicono che il 70% della leva per decarbonizzare è l’energia: per questo dobbiamo renderla pulita, non impattante e rinnovabile. Alla nostra latitudine abbiamo sole e vento".
Gli impianti però tendono a concentrarsi sempre nelle stesse zone...
"Come paesaggista non sottovaluto affatto il tema, ma le uniche aree ventose in Toscana sono sui crinali e in provincia di Grosseto. In più, il paesaggio è fortemente compromesso dal cambiamento climatico".
Il piano della Regione Toscana quindi la convince?
"Ci esprimeremo in dettaglio quando ci sarà la legge, sulla quale oggi pende il ricorso al Tar del Lazio, che potrebbe stabilire che le regioni non possono aumentare le aree non idonee. Per ora la Toscana le ha incrementate dal 30 al 70% e ha fatto un lavoro con i Comuni prevedendo che, se contermini, possano scambiarsi le superfici purché il conteggio torni".
C’è chi teme che il fotovoltaico diventi un’alternativa all’agricoltura, penalizzando il paesaggio.
"La risposta è creare un percorso con le associazioni agricole. Oggi, secondo Irpet, il più grande nemico dell’agricoltura e del paesaggio è l’abbandono. A fermare progetti che non hanno i presupposti per andare avanti".
L. C.