
Alcuni dei. 170 disegni che i bambini dell’istituto Gino Strada di Sesto hanno scritto al Papa durante il ricovero al Gemelli
I più piccoli hanno semplicemente scritto "Guarisci presto" oppure un conciso ma sentito "Ti voglio bene" corredato magari da cuoricini esemplificativi. Le bambine e bambini delle quinte, o comunque più grandi, invece hanno formulato i loro auguri con pensieri più estesi e articolati, magari raccontando anche loro disavventure. In ogni caso trasudano affetto vero i disegni (circa 170) realizzati da 11 classi delle scuole primarie De Amicis e Pascoli di Sesto Fiorentino, che fanno parte dell’Istituto comprensivo Gino Strada, inviati a Papa Francesco durante il suo ricovero al Gemelli. Un plico voluminoso spedito a Casa Santa Marta il 6 marzo scorso con l’obiettivo di dare forza al Pontefice in un momento difficilissimo. Un gesto per cui i bambini avevano ricevuto anche una risposta dal Papa, pur indiretta, prima delle vacanze pasquali.
Oggi i piccoli autori dei disegni rientreranno a scuola con un sentimento diverso per la morte del pontefice ma sicuramente saranno orgogliosi del loro ‘regalo’. "Sono convinto che saranno molto dispiaciuti e che la notizia della scomparsa del Santo Padre li abbia toccati non poco – commenta il maestro di religione Lorenzo Silvestri che è l’artefice dell’iniziativa – anche perché hanno accettato subito la mia proposta di fare dei disegni per Papa Francesco che non stava bene. Ho undici classi e tutti i ragazzi che seguono religione hanno accettato di fare un disegno. È stata una iniziativa immediata che è stata subito accettata con piacere da bambini e ragazzi. Per alcuni alunni è stato anche un mezzo per aprirsi e raccontare qualcosa di sé al Santo Padre".
I messaggi ed i disegni sono davvero vari e molti, accanto all’immagine del Papa, raffigurano una croce ma anche arcobaleni sfavillanti. "Spero che tu guarisca presto!!!", gli scriveva ad esempio Vittoria con tanto di tre punti esclamativi assicurando una preghiera, mentre Anna gli augurava una buona guarigione. Denis invece nel suo disegno aveva riprodotto anche l’entrata del Gemelli. Per Serena, invece, gli auguri e un eloquente "Stop guerra".
La parola pace compare in tantissimi disegni quasi a rimarcare che, anche per dei bambini, la figura di Papa Francesco era fondamentale per cercare di mantenere la pace nel mondo, pur in un equilibrio fragilissimo. Lo sforzo dei ‘piccoli artisti’ è stato ripagato. Nella sede della De Amicis, nei giorni scorsi, è arrivata infatti una lettera indirizzata direttamente a loro con dei ringraziamenti speciali: "Cari bambini – si legge nella missiva firmata, per conto del Pontefice, da monsignor Roberto Campisi – il Papa, che vi pensa con amorevole tenerezza e vi ringrazia per il vostro gesto, assicura per ciascuno il ricordo all’Altare, affinché possiate crescere lieti e sereni in compagnia di Gesù, il vero e fedele amico che non ci lascia mai Sali". Segue la benedizione del Pontefice estesa volentieri "al maestro Lorenzo, all’intera comunità scolastica e alle persone vicine, chiedendo di continuare a pregare per lui".
"Non ce lo aspettavamo proprio – chiude il maestro Lorenzo – e gli alunni erano davvero contenti che i loro lavori, in cui avevano messo del cuore, fossero stati apprezzati. Certo non avremmo mai voluto quello che è accaduto dopo".