
di Paolo Guidotti
A breve l’acqua di Marradi sarà bevuta in tutta Italia, e anche all’estero. Si insedierà infatti nel comune dell’Alto Mugello, nella frazione di Sant’Adriano, il primo stabilimento di Acquainbrick, una innovativa e giovane azienda di Modena, una start-up riconosciuta dal Ministero dello Sviluppo Economico, che imbottiglia acqua non nella plastica ma in tetra-pack.
Un investimento che creerà a Marradi, dai dieci ai trenta posti di lavoro, promosso da un’azienda che fa della sostenibilità ambientale il suo punto fermo. Il sindaco Tommaso Triberti è al settimo cielo: da anni la sua amministrazione punta su ambiente e sviluppo "green" e poter portare un’azienda di livello internazionale sul proprio territorio, che lavora con criteri eco-compatibili è un bel successo. Glielo riconosce anche Alice Garau, una dei fondatori della società. "Perché abbiamo scelto di venire a Marradi? Luogo ambientalmente preservato, acqua buona, senz’altro - dice -. Ma ha influito anche l’atteggiamento molto, molto aperto da parte del sindaco e della giunta marradese, che hanno mostrato un interesse e una collaborazione sicuramente fuori dal comune. E’ un piacere lavorare con amministratori che si spendono per obiettivi condivisi e prestano attenzione a proposte innovative". Sicuramente a Marradi non mancano né un ambiente naturale incontaminato, né un’acqua ottima. Così Acquainbrick ha acquistato un terreno e un capannone a Sant’Adriano, per un insediamento di 4500 mq, 6 milioni di investimento, tre all’inizio, e altri tre dopo sette anni. E’ acqua di falda, microbiologicamente pura. E niente plastica inquinante o scomodo vetro, ma tetra-pack, in tre misure, 330, 500 e 1000 ml. 100% riciclabile. In un anno, con la consociata spagnola, hanno venduto in Italia un milione di pezzi. Ma vogliono prima possibile distribuire l’acqua "made in Italy", quella di Marradi.
La confezione non solo è super-ecologica, ma personalizzabile e usata come strumento di comunicazione del proprio brand, impiegata come gadget o per veicolare messaggi. Ed è questo un altro punto di forza della start-up modenese. Che punta sulla crescente sensibilità ecologica e che con la sua acqua in brick vuol diminuire la valanga di plastica che riempie terre e mari. Il lockdown ha fatto perdere qualche mese. Ma si conta a fine 2021 di dare il via alla produzione dell’acqua "made in Marradi"