REDAZIONE FIRENZE

L’addio al piccolo Elio: "Splendevi come il sole. Eri la luce per gli amici"

A Poggio a Caiano i funerali della giovane vittima di San Felice a Ema. Il messaggio della mamma: "Orgogliosa di te". Tanti compagni presenti.

A Poggio a Caiano i funerali della giovane vittima di San Felice a Ema. Il messaggio della mamma: "Orgogliosa di te". Tanti compagni presenti.

A Poggio a Caiano i funerali della giovane vittima di San Felice a Ema. Il messaggio della mamma: "Orgogliosa di te". Tanti compagni presenti.

di Maria Serena QuercioliPRATOUn addio colorato dai palloncini arancioni e bianchi per Elio Racheli. Ieri mattina, la chiesa di Santa Maria Assunta a Bonistallo non è riuscita a contenere le tante persone intervenute per salutare il bambino di 11 anni morto la scorsa settimana, insieme al padre Matteo e alla sua compagna Margarida Alcione, per intossicazione da monossido di carbonio nella loro villetta a San Felice a Ema, alle porte di Firenze. La tragedia di questa famiglia ha attraversato Firenze, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Poggio a Caiano perché Elio risiedeva con la mamma Claudia Fabbrizzi a Sant’Angelo a Lecore, aveva frequentato le scuole a Poggio sino al 7 novembre quando poi è si trasferito all’istituto degli Scolopi a Sesto. Elio aveva giocato nel Csd Poggio a Caiano 1909 (classe 2013) per alcuni mesi e frequentava ancora la scuola di musica "L’Ottava Nota". La metà dei presenti erano bambini perché Elio aveva il dono di fare amicizia subito e proprio questo ha sottolineato don Cristiano D’Angelo, parroco di Bonistallo, nella sua omelia: "Quando ho chiesto alla mamma di parlarmi di lui, lei mi ha detto era un bambino generoso e i suoi ex compagni di classe hanno risposto che era un amico immediato, dopo 2 giorni che ci conoscevamo eravamo amici. Oggi la chiesa è ancora addobbata a Natale e noi celebriamo la fine della vita ma nella tradizione i due misteri sono uniti. Dio è luce. Mi ha colpito anche il nome Elio perché non ho mai battezzato bambini con questo nome e vuol dire sole. Ci sono trame che Dio disegna e la vita è una grande trama. Si può vivere uno o cento anni ma nulla va sprecato. Il Vangelo di Natale serve a ricordare la nascita di Gesù, di Elio, di tutti. La vita va vissuta con un senso e Elio lo ha fatto attraversando la vita dei suoi genitori, dei nonni, dei familiari e dei tanti amici".

E’ intervenuto anche padre Sergio Sereni, preside degli Scolopi il quale ha raccontato il difficile momento di comunicare alla classe che Elio non c’era più: "Elio era stato accolto, ad anno scolastico iniziato, subito con grande simpatia e quella mattina è stato un momento duro per noi dire alla classe che il loro compagno non sarebbe tornato. Lo abbiamo fatto ricordando quel volto sorridente, al sua solarità. Come istituto siamo vicini alla mamma, alla famiglia e lo ricorderemo sempre".

Un’insegnante degli Scolopi ha rievocato i momenti felici di Elio in classe quando giocava nell’intervallo tirando i fazzoletti di carta, quando mise sulla cattedra una piccola bicicletta che era la sua passione e ora la professoressa la conserverà con cura. "Elio era un po’ il figlio di tutti – ha detto un’amica della mamma – e vorremmo ricordarlo con qualcosa in sua memoria". Prima della benedizione della bara bianca un’amica di famiglia ha detto il messaggio della mamma: "Caro Elio, vivevi per i tuoi amici e mi hai insegnato a coltivare le relazioni umane, sei stato un vero maestro di relazioni umane. Sono orgogliosa di essere stata la tua mamma e grazie per avermi dato questa possibilità". All’uscita della chiesa i palloncini sono volati per Elio che verrà cremato. Alla cerimonia di benedizione hanno partecipato anche il sindaco di Poggio Riccardo Palandri, assessori e consiglieri comunali, insegnanti dell’istituto "Filippo Mazzei", rappresentanti della società "Csd Poggio a Caiano 1909", della Scuola di musica "L’Ottava Nota".