REDAZIONE FIRENZE

L’addio sul maxi schermo. Domani in San Lorenzo la diretta delle esequie. Vetrine dei negozi spente

La diocesi invita a partecipare "in un clima comunitario di preghiera". Appello di Confcommercio. E a Roma le Misericordie fiorentine e toscane .

La diocesi invita a partecipare "in un clima comunitario di preghiera". Appello di Confcommercio. E a Roma le Misericordie fiorentine e toscane .

La diocesi invita a partecipare "in un clima comunitario di preghiera". Appello di Confcommercio. E a Roma le Misericordie fiorentine e toscane .

Un maxischermo nella basilica di San Lorenzo per seguire dalle 9,45 di domani la diretta da piazza San Pietro dell’ultimo saluto a Papa Francesco "in un clima comunitario di preghiera". È quanto ha deciso la diocesi fiorentina. In una città come la nostra, un po’ distratta e alle prese con un assalto continuo dei turisti soprattutto nei giorni di ponte, la Confcommercio di Firenze e Arezzo invita i pubblici esercizi e le attività commerciali a spegnere simbolicamente le luci delle vetrine alle 10 di domani. "La nostra intenzione - suggerisce Aldo Mario Cursano, presidente di Confcommercio Toscana - è quella di unire simbolicamente le attività economiche al sentimento collettivo del Paese. In un momento così significativo per la comunità civile e religiosa, spegnere per qualche minuto le luci delle vetrine assume il valore di un tributo sobrio e rispettoso nei confronti del Santo Padre. Un modo semplice, ma concreto per esprimere il nostro sentimento di lutto e di riconoscenza per la missione apostolica che ha svolto".

Tornando in Vaticano, in piazza fra le centinaia di concelebranti ci saranno l’arcivescovo Gherardo Gambelli e i cardinali Ernest Simoni e Giuseppe Betori, che parteciperà all’elezione del prossimo pontefice nel Conclave che si aprirà fra il 6 e il 10 maggio nella Cappella Sistina. L’altro ’toscano’ sarà il cardinale, arcivescovo di Siena e vescovo di Montepulciano, Augusto Paolo Lojudice, che di Papa Francesco è stato vescovo ausiliare per la diocesi di Roma. Non mancheranno altri fiorentini, come per esempio don Bledar Pio Xhuli, parroco a Campi, che dieci anni fa abbracciò il Santo Padre, dopo la sua testimonianza di migrante, accolto dalla chiesa fiorentina nella figura di monsignor Giancarlo Setti, con il racconto della sua successiva conversione. Non sono tuttavia stati previsti viaggi organizzati, tramite l’agenzia diocesana Florentour, per mancanza di richieste specifiche, quindi chi andrà a Roma lo farà a titolo personale, consapevole di non arrivare oltre via della Conciliazione. A tale proposito la pastorale giovanile, presente in Vaticano con 660 giovani per il Giubileo degli adolescenti, si terrà a distanza fisica dalla zona di San Pietro, ma non spirituale, come assicurato dal responsabile don Leonardo Tarchi.

Della mastodontica macchina logistica legata alle esequie, fra i circa duecento fratelli e sorelle delle Misericordie della Toscana, divisi in 96 squadre operative, ci saranno anche una trentina di soccorritori del Coordinamento delle Misericordie dell’area fiorentina. Si tratta di cinque squadre per il primo soccorso sanitario, e sei dedicate all’accoglienza, la cui attivazione è subordinata all’autorizzazione da parte delle strutture regionali e nazionali della Confederazione delle Misericordie. "I volontari saranno impegnati nei servizi di supporto e della sicurezza predisposta nella capitale per l’evento che si preannuncia tra i più partecipati degli ultimi anni": si spiega in una nota. "Ci siamo preparati con cura: i nostri volontari sono formati, pronti e motivati a svolgere al meglio i servizi che ci sono stati richiesti - dice Edoardo Berionne del Coordinamento - Per noi è motivo di grande responsabilità e anche di gratitudine poter essere presenti in un’occasione così solenne. Siamo onorati di dare il nostro contributo in un momento così alto e simbolico per la comunità cristiana e il mondo intero".

Duccio Moschella