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L’affaire Canottieri. Società a rischio per 300mila euro. Giani tende la mano

Il governatore in attesa della decisione: "Faremo la nostra parte". Il contenzioso economico da 300mila euro con il Demanio regionale. Il governatore: "La Regione la sosterrà per garantirle un futuro". .

di Francesco Ingardia

"La Canottieri Comunali è una società storica e gloriosa che con bilanci sempre in pareggio svolge da oltre novant’anni attività sportiva e sociale. Qui si sono formati atleti olimpici e generazioni di giovani che hanno vogato in un ambiente sano, un vero presidio di socialità. In caso di esito avverso in Cassazione, posso assicurare che la Regione Toscana non lascerà sola la società ma anzi, la sosterrà per garantirle il futuro che merita". Una rassicurazione mirata a calmare le acque agitate da anni della storica asd fiorentina, che può vantare nel palmarès oltre 580 campionati italiani, 70 medaglie vinte ai campionati del mondo e fior d’atleti che hanno preso parte a spedizioni come le Olimpiadi. Una società su cui pende la spada di Damocle di una sentenza delicatissima della Cassazione attesa per i primi d’aprile.

Il governatore toscano Eugenio Giani ha battuto un colpo: "La Regione farà la sua parte per salvare la Canottieri" del presidente Fianchisti. E lo ha fatto nel salutare le tantissime famiglie accorse sul lungarno Ferrucci per la tradizionale festa della Befana della Canottieri Comunali. "Non posso immaginare, in questo posto, qualcosa di diverso dalla Canottieri Comunali, per la quale mi sono sempre impegnato già da quando ero assessore allo sport del Comune di Firenze", ha aggiunto Giani. Come noto, il futuro della Canottieri è a rischio per un contenzioso economico da oltre 300mila euro con il Demanio regionale.

Riavvolgendo il nastro, l’impossibilità di certificare l’insediamento della sede storica lungo il lungarno Ferrucci ante 1953 (dal momento che il Comune ha smarrito le carte scaccia dubbi, forse causa Alluvione del ’66), non ha consentito di superare il nodo dell’"abusivismo", come prescritto dalla sanatoria prevista da una legge del 2019 sugli edifici storicizzati. A causa di questa condizione di illegittimità, dal 2016 la capacità finanziaria d’iniziativa, la possibilità di partecipare a bandi, la Canottieri Comunali è de facto appesa a un limbo. Aggravato dal 1998, quando la Regione avanzò dubbi circa il possibile rischio idraulico della sede stessa. Il dubbio, per quanto chiarito dal Genio Civile, ha comunque fatto venire meno la scontistica del 90% offerta all’asd dal Demanio per lo scopo sociale svolto rispetto al canone annuo: 3mila euro anziché 30mila. Da qui, il rigonfiamento del contenzioso, oggi pari a 300mila euro per le quote annua non corrisposte.

La società, ha fatto sapere di aver accantonato "prudenzialmente" a bilancio dai 40 ai 50mila euro di quote alleggerite dallo sconto demaniale. Certo, ha dato conforto la mano tesa di Giani, specialmente in caso di soccombenza accertata dalla sentenza prevista per aprile. Da Palazzo Vecchio, l’assessora allo sport Perini fa sapere che "il Comune è impegnato per trovare la soluzione giusta per far restare la Canottieri Comunali dove si trova".