"Fidatevi solo di professionisti di qualità e, se cercate un infermiere, verificate che sia iscritto all’albo dell’Ordine degli infermieri". David Nucci, presidente di Opi Firenze-Pistoia, mette in guardia i pazienti sui rischi che si corrono a farsi seguire da "improvvisati, che non hanno titolo, e che si offrono per assistenza domiciliare, medicazioni, iniezioni e clisteri".
L’allarme abusivismo tra gli infermieri, secondo Nucci, si più evitare con pochi e semplici passi. "Sul nostro sito è possibile consultare l’iscrizione all’albo, tramite nome e cognome, nell’apposita sezione – spiega -. Questo a garanzia che l’infermiere che ci sta seguendo sia all’altezza di farlo e abbia tutte le competenze".
Le persone che si prestano a fornire assistenza domiciliare pur non avendone i requisiti sono in crescita. Quindi dopo aver "verificato l’iscrizione all’albo, suggerisco di contattare l’Ordine anche solo per segnalare irregolarità o chiarire dubbi sulla professionalità di chi si presenta come infermiere", aggiunge Matteo Ganassi, infermiere libero professionista e consigliere di Opi Firenze-Pistoia.
Questo perché è "importante garantire la qualità dell’assistenza – continua Ganassi –. E poi chi abusa della professione lo fa anche al nero, quindi a discapito della collettività e di chi lavora regolarmente. A tal proposito, non dimentichiamo che le prestazioni sanitarie sono scaricabili ai fini fiscali: un motivo in più per rivolgersi a un professionista in regola".
Oltre quindi alla carenza di personale sanitario, oggi vi è il concreto rischio che si moltiplichino gli abusi della professione infermieristica. Che si trova costretta a difendersi. "Presso il consiglio del nostro Ordine si è appena insediato un rinnovato gruppo dedicato alla libera professione – dice Ganassi –, che ha appunto il compito di vigilare sul corretto esercizio e supportare i colleghi che decidono di intraprendere la strada non da dipendenti del servizio pubblico ma come liberi professionisti".