CARLO CASINI
Cronaca

L’allarme degli infermieri: "Attenzione agli abusivi"

Il presidente dell’Ordine: "Rischio alto di farsi seguire da improvvisati senza titoli"

"Fidatevi solo di professionisti di qualità e, se cercate un infermiere, verificate che sia iscritto all’albo dell’Ordine degli infermieri". David Nucci, presidente di Opi Firenze-Pistoia, mette in guardia i pazienti sui rischi che si corrono a farsi seguire da "improvvisati, che non hanno titolo, e che si offrono per assistenza domiciliare, medicazioni, iniezioni e clisteri".

L’allarme abusivismo tra gli infermieri, secondo Nucci, si più evitare con pochi e semplici passi. "Sul nostro sito è possibile consultare l’iscrizione all’albo, tramite nome e cognome, nell’apposita sezione – spiega -. Questo a garanzia che l’infermiere che ci sta seguendo sia all’altezza di farlo e abbia tutte le competenze".

Le persone che si prestano a fornire assistenza domiciliare pur non avendone i requisiti sono in crescita. Quindi dopo aver "verificato l’iscrizione all’albo, suggerisco di contattare l’Ordine anche solo per segnalare irregolarità o chiarire dubbi sulla professionalità di chi si presenta come infermiere", aggiunge Matteo Ganassi, infermiere libero professionista e consigliere di Opi Firenze-Pistoia.

Questo perché è "importante garantire la qualità dell’assistenza – continua Ganassi –. E poi chi abusa della professione lo fa anche al nero, quindi a discapito della collettività e di chi lavora regolarmente. A tal proposito, non dimentichiamo che le prestazioni sanitarie sono scaricabili ai fini fiscali: un motivo in più per rivolgersi a un professionista in regola".

Oltre quindi alla carenza di personale sanitario, oggi vi è il concreto rischio che si moltiplichino gli abusi della professione infermieristica. Che si trova costretta a difendersi. "Presso il consiglio del nostro Ordine si è appena insediato un rinnovato gruppo dedicato alla libera professione – dice Ganassi –, che ha appunto il compito di vigilare sul corretto esercizio e supportare i colleghi che decidono di intraprendere la strada non da dipendenti del servizio pubblico ma come liberi professionisti".