L’altra faccia del quartiere. Le bande con i pitbull si dichiarano guerra per le piazze della droga

La zona teatro di scontri fra gruppi giovanili che vogliono controllare il territorio . La preoccupazione dei residenti: "Tra qualche anno non saranno più baby gang". Ma il problema della microcriminalità è diffuso anche in altre parti della città.

FIRENZE

Si contendono il controllo del territorio, come raccontano i film della periferia americana. E davanti a un’invasione, si incontrano e si scontrano, a suon di violenza. Campo di Marte double face: quartiere residenziale dove non manca nulla, dai servizi allo sport, ma anche terreno dove nascono e germogliano le baby gang. "Oggi sono baby, ma domani possono diventare gang", dice Francesca Marrazza, candidata alle ultime elezioni per Palazzo Vecchio, anima della lista Firenze Ribella ma soprattutto residente del Quartiere 2.

All’alba di domenica scorsa, tra via Sirtori e via delle Cento Stelle si sono svegliati per il frastuono che veniva dalla strada. Chi si è affacciato alla finestra ha visto una decina di persone che si colpivano anche con i manganelli e un’auto che sgommando tentava di mettere sotto qualcuno. Potrebbe essere un regolamento di conti fra gang: quelli di piazza Fardella contro quelli che si ritrovano al giardino degli Ulivi, al Salviatino. Cani di grossa taglia, come i pitbull, un body guard a quattro zampe da usare come strumento di difesa o arma d’offesa, le biciclette o i monopattini: sono questi i segnali di riconoscimento dei signori delle strade del quartiere. Signori non all’anagrafe: sono più i minorenni che i maggiorenni. E i loro traffici, che motiverebbero lo spostarsi da una via all’altra, e pure le frizioni che sempre più sovente accadono, riguarderebbero principalmente la droga.

"Un fatto grave che ci preoccupa – dichiara Stefania Vivoli una dei tre coordinatori del Comitato di Controllo di vicinato di Campo di Marte, costituito ufficialmente ad ottobre scorso – Purtroppo dall’inizio dell’anno, sono molte le segnalazioni che abbiamo inviato alle forze dell’ordine su giri sospetti di spaccio in vie, giardini e piazze della zona (piazza Fardella, via Del Pino, viale De Amicis ). L’ultima retata fatta in piazza Fardella è servita per un po’ ad allontanare gli spacciatori dalla piazza, ma li ha solo spostati nelle vie limitrofe. Ormai si riconoscono indisturbati ad ogni ora del giorno, avvicinano persone e macchine con telefonino alla mano. Giovani, per lo più di nazionalità straniera, che girano in monopattino o bicicletta per le strade del quartiere, utilizzando le siepi dei giardini e dei viali come nascondiglio per borse o zaini".

L’opinione diffusa è che chi la notte diventa criminale, di giorno si alleni facendo il prepotente. Al bar, ai giardini e, visto che fa caldo, anche alla piscina Costoli. Dove la grande concentrazione di giovani e la non facile tutela dell’ordine hanno da sempre favorito comportamenti borderline di chi frequenta la più grande vasca del territorio fiorentino non certo per il nuoto.

Bulli sono stati segnalati anche nell’impianto di Bellariva, ma circoscrivere il problema della microcriminalità giovanile al solo Campo di Marte sarebbe un errore madornale. Le Cure, Rifredi, Isolotto, Novoli. Cambiano i nomi delle piazze ma non i gesti, il linguaggio, il look da “maranza“: cappellino, tracolla e scarpe da ginnastica tutto rigorosamente firmato. Perché non è un fenomeno localizzato, ma globale.

ste.bro.